Pole dance, quanti pregiudizi. Sharise, 16 anni: sport per tutti
Una stoccata alle malelingue. Il racconto: “Qui l’ambiente è meraviglioso”
Costumi attillati, musica e movimenti aerobici sono i tre must have della pole dance, uno sport incompreso e molto criticato. La pole dance viene definita come un’esibizione a metà tra danza e ginnastica caratterizzata da movimenti acrobatici attorno a un palo. Quando si parla di pole dance non ci si riferisce alla lap dance, perché la prima viene praticata in ambito sportivo e segue regole precise, invece l’altra mira alla seduzione ed è svolta negli strip club. Inizialmente veniva eseguita solamente nei locali notturni in cui le ballerine usavano dei pali per svolgere movimenti seducenti e sensuali; solo negli anni ‘90 iniziò a essere praticata come una forma d’arte e successivamente anche come uno sport. Nella pole dance esistono diverse discipline: la pole dance exotic, che si concentra più sulla espressione personale e sulla sessualità; la pole dance sport, in cui gli atleti eseguono figure statiche e combinazioni di trucchi tanto che per praticarla bisogna avere una preparazione fisica completa; infine, la pole dance artistica, basata sulla creazione di rappresentazioni espressive ed eleganti. Abbiamo avuto la possibilità di intervistare una ragazza di Ferrara che pratica questa disciplina.
Chi sei e come ti chiami?
«Sono Sharise, ho 16 anni e abito a Ferrara».
Dove pratichi pole dance attualmente?
«Alla “Pole dance Ferrara”».
Perchè ti sei iscritta a pole dance?
«Per provare qualcosa di nuovo, dato che prima praticavo ginnastica artistica. Fino a poco tempo fa non sapevo neanche cosa fosse la pole dance; avevo visto solo qualche video su Tik Tok».
Cosa ti piace di più della pole dance?
«Il fatto di non essere giudicata e mi piace l’idea di svolgere delle acrobazie in aria».
Se qualcuno volesse incominciare questo sport lo raccomanderesti e quale sarebbe il tuo consiglio?
«Lo consiglio a chiunque voglia provare qualcosa di nuovo e per uscire dal tran tran quotidiano, perché non è uno sport molto diffuso».
Com’è l’ambiente in cui la pratichi?
«È uno degli ambienti migliori che io abbia mai frequentato. Gli insegnanti ti seguono molto e i compagni non ti giudicano per ciò che fai».
Hai incontrato delle difficoltà nel tuo percorso?
«No, perché avendo praticato ginnastica artistica, ero già abbastanza flessibile e quindi me la cavavo bene. L’unica difficoltà che ho incontrato è stata quella di convincere i miei genitori, perché all’inizio erano un po’ scettici, ma poi, con il tempo, hanno cambiato idea, soprattutto quando mi vedevano felice».
Pensi che la pole dance sia uno sport adatto a tutti?
«Sì, non è come le altre danze, perché non devi seguire le forme alla regola, ma le puoi cambiare in base alla tua forma fisica e alle tue esigenze».
Hai avuto dei danni fisici a causa degli allenamenti?
«Sì, ma solo all’inizio; infatti avevo molti lividi alle gambe e dei calli alle mani, che però sono evitabili con l’utilizzo di guanti. Durante le forme in aria venivo sempre accompagnata dall’istruttrice in modo da evitare di farmi male».
Qualcuno ti ha ispirato a incominciare?
«No, però ho visto molti video su Tik Tok e Instagram che mi hanno aiutato a trovare le palestre.»
Hai mai ricevuto delle critiche sullo sport che pratichi, se sì ti hanno influenzato?
«Sì, moltissime e un po’ da chiunque, per esempio dai miei genitori, dai miei amici e anche dagli insegnanti, perché veniva confusa con la lap dance. Però non mi hanno mai fermata».
Bastano gli allenamenti in palestra o è necessario esercitarsi anche a casa?
«Sono sufficienti gli allenamenti in palestra che durano un’ora. Però a livello agonistico servono almeno due ore».
Che ne pensi della reputazione che ha la pole dance?
«Non è per niente bella, purtroppo molte persone pensano che si tratti solo di un’attività poco raccomandabile».
In conclusione la pole dance è uno sport a tutti gli effetti che non va confuso con la lap dance. La reputazione di quest a disciplina sta migliorando, i falsi e infondati stereotipi stanno decadendo gradualmente, tanto che sta prendendo sempre più piede nella società odierna. l
Federico Tieghi
Giorgia Mara Ragazzi
classe 3B liceo Carducci
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