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Romanzi

Un viaggio nella Ferrara noir di Regina: efferati delitti, luoghi iconici e blues

Un viaggio nella Ferrara noir di Regina: efferati delitti, luoghi iconici e blues

L’autore di origini pugliesi racconta la città protagonista dei suoi libri. Le indagini di De Nittis accompagnate dalle note di B.B. King e Springsteen

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Nel palmares degli scrittori italiani più interessanti, un posto di rilievo è occupato da Paolo Regina, di origini pugliesi che, dopo la maturità classica, consegue la laurea di giurisprudenza a Ferrara. Prima ufficiale di completamento presso il Nucleo di polizia tributaria di Napoli, poi docente in marketing e comunicazione alla facoltà di Lettere di Ferrara, si dedica alla scrittura di romanzi gialli e noir. L’amore per Ferrara, per le donne e per il blues sono i temi conduttori dei suoi libri, così abbiamo deciso di passeggiare con lui in un viaggio letterario e musicale che ci condurrà nel cuore della città degli Este. In “Promemoria per il diavolo”, De Nittis, il capitano della Guardia di Finanza originario della Puglia, stabilitosi a Ferrara, è un investigatore anticonformista, un po’ ribelle, appassionato di blues e, per non fargli mancare niente, affascinante. La vicenda si sviluppa durante un inverno particolarmente rigido, in cui Ferrara è avvolta da un gelo insolito, con neve e nebbia che caratterizzano l’atmosfera della città. La tranquillità della città di provincia viene sconvolta da quattro omicidi di alto profilo, avvenuti in rapida successione. Le vittime sono un commercialista ricco, un ex imprenditore edile seduttore, un noto allevatore e il presidente della Cassa Estense. Ognuno di loro viene trovato brutalmente ucciso, ma accanto ai loro corpi vengono lasciati strani oggetti che sembrano non avere alcuna connessione diretta con le vittime: un mucchio di monete, un pezzo di specchio, un secchio di sterco e un cuore di coniglio. Si tratta di messaggi criptici? Indizi lasciati dall'assassino?
La polizia è nel buio e il Capitano De Nittis viene chiamato a investigare su questo caso complicato. Nel romanzo troviamo alcuni dei posti più iconici di Ferrara che noi andremo a descrivere rivelando le loro storie. La “Porta degli angeli”, che si trova lungo le Mura della città e che è conosciuta come “La casa del boia” per la sua antica funzione di macello per i maiali, dalla quale provenivano gli strazianti lamenti dei poveri animali. Il Parco Massari, che non solo è uno dei luoghi cardine di Ferrara, ma è anche uno dei parchi più belli di sempre. E come ultimo luogo la chiesa di San Giuliano. Questa chiesa ha una storia piuttosto macabra. Infatti, durante una battuta di caccia il cavaliere fiammingo Giuliano, vissuto nell’anno Mille, uccide la madre e il padre coricati nel letto, credendoli la moglie e il presunto amante. Fu tale la sua prostrazione che , per espiare la sua colpa, condusse una vita di preghiera e pentimento. I luoghi in cui De Nittis ci conduce sono davvero tanti, ma per questo libro ci fermiamo qui, ma ascoltiamo il consiglio musicale del nostro autore, un blues, “The thrill is gone” di B.B.King. Un altro giallo di questo spumeggiante autore che ci ha appassionato è “Da quanto tempo non piangi, capitano De Nittis”. Questa volta, a De Nittis viene affidato un vecchio violino che, dopo decenni, verrà suonato da una violinista giapponese alla biblioteca Ariostea di Ferrara, ma lo strumento viene rubato proprio durante il concerto. Anche in questo romanzo troviamo diversi luoghi caratteristici di Ferrara, primo tra tutti il Castello estense. Progettato inizialmente per controllare al meglio la città, subì diverse modifiche che lo portarono a diventare una dimora di corte. È dotato di quattro torri, la più importante è la Torre dei Leoni, l’unica che permette di avere una vista panoramica della città. Un altro luogo di Ferrara di cui vogliamo parlarvi è la Biblioteca Ariostea, che ha sede a Palazzo Paradiso, fatto costruire da Alberto V d’Este. Intorno al 1500, il palazzo era diventato anche sede delle facoltà universitarie. Al piano terra è presente un teatro che viene tuttora usato e che era la sede dell’università di chimica. All’interno del palazzo sono presenti le spoglie di Ludovico Ariosto, da cui prende il nome la biblioteca insieme ad una statua funebre in suo onore. L’autore ci consiglia, alla fine del libro, di passeggiare per il centro sulle note di “Song for orphans” di Bruce Springsteen.
Il nostro viaggio alla scoperta delle meraviglie di Ferrara si ferma qui, ma non si ferma la nostra sete di lettura, che i libri di Paolo Regina hanno saputo solleticare. Buon cibo, intrecci amorosi, misteri coinvolgenti sono gli ingredienti, sapientemente dosati, di gialli coinvolgenti che non vi deluderanno. 
Agata Crocco e Giada Tosi
classe 3B liceo Carducci

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