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Il caso

Lunedì di sciopero per l’Sst, sindacati ferraresi divisi

Lunedì di sciopero per l’Sst, sindacati ferraresi divisi

La Fit Cisl contesta la decisione aziendale sui turni compensati con ferie, Cgil e Ugl hanno sottoscritto l’accordo. A rischio il rientro degli studenti

01 aprile 2023
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Ferrara La Fit-Cisl ha proclamato uno sciopero di quattro ore, a cavallo del rientro degli studenti da scuola, del personale Sst, l’azienda partecipata da Tper e privati che gestisce taxibus, molti scuolabus e linee extraurbane (con il Copparese e il Basso Ferrarese in particolare), per la giornata di lunedì 3 aprile. L’agitazione è in programma dalle 12.30 alle 16.30, sarà accompagnata da un presidio davanti alla sede Sst e crea una spaccatura tra i sindacati, visto che Cgil e Ugl hanno firmato l’accordo sull’organizzazione del lavoro contestato dalla Cisl, e ha provocato la reazione della Commissione di garanzia.


Al centro dell’agitazione la volontà aziendale di compensare i turni di lavoro non svolti con la riduzione del monte ferie. «Abbiamo proposto l’istituzione della banca ore, la rotazione dei turni, la revisione dei turni lavorativi, l’applicazione corretta dei tempi accessori e l’istituzione di un premio di risultato ad hoc, così come previsto dal vigente contratto nazionale – scrive Massimiliano Vicentini, segretario territoriale della Fit-Cisl – Sst, nonostante tutto, in spregio di tutte le buone pratiche tese a corrette relazioni
sindacali, al solo scopo di chiudere, in fretta ed in maniera molto approssimativa, un
accordo pasticciato ha, di fatto, continuando sulla strada intrapresa, inficiato la qualità di
vita di tutti i lavoratori, andando a toccare loro, arbitrariamente, l’importante istituto
contrattuale delle ferie. Quanto sopra è solo “la goccia che ha fatto traboccare il vaso”.
Più volte, infatti, abbiamo denunciato all’azienda una serie di criticità: forte disparità di trattamento tra i dipendenti, basti pensare alla questione dei buoni pasto che, senza alcuna logica, vengono riproporzionati in base alla durata della prestazione lavorativa; e ritardi negli accrediti degli stipendi e/o nella consegna delle buste paga».