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Ferrara, contagi e decessi nelle Cra per Covid. La Procura chiede di archiviare

Daniele Oppo
Ferrara, contagi e decessi nelle Cra per Covid. La Procura chiede di archiviare

Prove insufficienti per sostenere il giudizio contro le residenze Caterina e Paradiso ma gli avvocati dei familiari non mollano: «Provvedimento suicida, ci opporremo»

26 marzo 2024
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Ferrara Per i legali delle persone offese si tratta di «un provvedimento suicida», per usare le parole dell’avvocato Gian Luigi Pieraccini. Di fatto la Procura di Ferrara ha chiesto l’archiviazione per Patrizia Bianchi, Michele Fiorini, Caterina Fiorini, Alessandra Venturi, Gloria Greco Benedetti e Eleonora Fiorini, a vario titolo legali rappresentanti e responsabili delle case di residenza “Paradiso” e “Caterina”, indagati per i reati di epidemia colposa, lesioni e omicidio colposo e per alcuni casi di presunti maltrattamenti.

Per nessuna delle ipotesi accusatorie le indagini hanno portato ad accertare un quadro di responsabilità solido abbastanza da meritare un processo, sostiene la procura. «Si ritiene - scrive la pm Barbara Cavallo, nell’atto controfirmato dal procuratore Andrea Garau - che elementi emersi non consentano la sostenibilità dell’accusa in un futuro dibattimento, ancorché debba ritenersi impregiudicato ogni diverso giudizio sul piano civilistico e amministrativo delle condotte ascritte». Sul piano delle responsabilità penali, che devono andare al di là del ragionevole dubbio, proprio questo dubbio sembra essere presente e, spesso, diventa una certezza su comportamenti che sono stati inizialmente ascritti agli indagati ma che, documentazione alla mano, sono andati molto diversamente da quanto rilevato in sede di consulenza tecnica, affidata alle cure del virologo Saverio Parisi. A dirla tutta, su quasi tutti i punti salienti su eventuali mancanze da parte di titolari e gestori delle Cra Caterina e Paradiso, le difese hanno avuto gioco facile nel dimostrare che fosse lo stesso super consulente in errore, a partire dalle rilevazioni dei vari “casi indice” per i diversi focolai che colpirono sia pazienti che lavoratori avvenuti nell’ottobre 2020 e nel gennaio 2021 alla Caterina e nel dicembre 2020 alla Paradiso, fino alla misure adottate per il contenimento dei contagi e le relative comunicazioni con l’azienda sanitaria locale. Per ogni punto critico evidenziato dalla consulenza (che in ogni caso è stato formulato in termini dubitativi), la stessa procura ritiene condivisibili le controdeduzioni delle difese (avvocati Eugenio Gallerani e Marco Linguerri).

Da questo punto di vista sono chiare le parole della procura quando, sul focolaio alla Paradiso, sostiene che «è emerso, in sostanza, un quadro in cui si sono delineate le iniziative intraprese dalla struttura, caratterizzato da varie interlocuzioni e richieste all’Autorità sanitaria. Gli elementi emersi appaiono tali da rendere incerta una prognosi ragionevole in ordine alla condanna degli indagati in ordine alle condotte ascritte, non essendo possibile valutare in concreto l’effettività o l’adeguatezza degli interventi dichiarati né, comunque, ravvisare un nesso di causalità fra eventuali violazioni dei protocolli e gli eventi».

L’archiviazione però non porta solo gioie agli indagati. La Procura, dopo apposita consulenza, rileva che in entrambe le strutture potrebbero esserci state violazioni delle norme sulla sicurezza dei lavoratori in merito al rischio contagio: sul punto vi fu una segnalazione da parte della Fp-Cgil, che chiese all’azienda la documentazione necessaria, dopo aver avuto conoscenza della denuncia sui focolai e sui decessi sporta da familiari dei pazienti e da alcuni pazienti stessi. Ci sarà un’indagine separata.

La partita però non è ancora finita: «Il provvedimento argomenta come per dare ragione a noi, ma poi chiede l’archiviazione. Quasi sicuramente faremo opposizione all’archiviazione», dice l’avvocato Pieraccini. Più certo il collega Piero Giubelli: «Faremo opposizione. È una vicenda che avrebbe potuto benissimo avere uno sbocco nel dibattimento, luogo adatto per verificare sussistenza o meno delle ipotesi formulate».