La Nuova Ferrara

Ferrara In attesa di capire come evolverà la vicenda dell’omologazione di autovelox e tutor, che dopo la recente sentenza della Corte di Cassazione mette a rischio invalidazione una quantità imprecisata di multe e sta preoccupando non poco le amministrazioni comunali, i cittadini possono fare mettere a confronto la “pericolosità” delle strade da loro frequentate. Il conteggio è favorito da un report di Facile.it che ha messo a confronto i Comuni italiani sulla base degli incassi, assoluti e procapite, da violazioni del codice della strada, ormai nella stragrande maggioranza dei casi derivati appunto dall’azione dei rilevatori automatici. Ne esce un quadro per certi versi sorprendente almeno a livello locale, anche se i meccanismi di aggregazione dei dati non permettono di entrare sempre nel dettaglio dei singoli ambiti territoriali. Comacchio batte comunque Ferrara, e non di poco.

Top di ogni categoria Sono ovviamente le grandi città come Milano, Roma o Firenze a condurre la “graduatoria” nazionale delle sanzioni per violazione del codice della strada, e di fatto la posizione in classifica dipende in gran parte dalle dimensioni (Bologna è al quinto posto con 31,6 milioni di multe). Già più indicativo il valore pro capite, sempre calcolato dai proventi del Siope, il sistema informativo degli enti pubblici, aggiornati al febbraio 2024. A livello nazionale svetta Firenze, con 198 euro di media chiesti in un anno, anche se ovviamente il dato dovrebbe essere spalmato anche sui visitatori provenienti da fuori città, tra le “vittime” preferite di autovelox o rilevatori di corsie di bus; al secondo posto c’è Potenza con 121 euro, mentre Milano scivola al quinto posto con “appena” 108 euro. Questo per quanto riguarda i capoluoghi di provincia, mentre se vengono presi in considerazione i comuni con meno di 1.000 residenti, al terzo posto si piazza Canda, in quel Rodigino finito sotto i riflettori per i danneggiamenti seriali agli autovelox, che ha fatto registrare proventi per oltre 426mila euro.

Gli ambiti ferraresi Il sistema Siope restituisce dati di singoli comuni oppure di Unioni di comuni, che debbono appunto essere pesati sul numero di abitanti prima di qualsiasi confronto. Ecco quindi che i proventi da multe del capoluogo, oltre 4,5 milioni nel 2023, di gran lunga il dato più consistente a livello provinciale, porta a 34,81 euro di media pro-capite. Con una cifra del genere Ferrara si piazza nella parti basse della graduatoria provinciale, davanti ai soli Poggio Renatico, Lagosanto, Fiscaglia e (ma per un pelo) Unione dei Comuni delle Terre del Delta, che comprende Codigoro, Goro e Mesola. La classifica provinciale è guidata da Comacchio, con 2.470.014 euro complessivi da multe e sanzioni, che fanno 112 euro pro-capite, un dato in grado di collocare i lagunari nelle posizioni medio-alte di una classifica virtuale comprendente la totalità dei comuni. Comacchio è peraltro al secondo posto nel Ferrarese per proventi complessivi. Tornando al pro-capite, il “podio” è completato dall’Unione dei Comuni Valli e Delizie (Argenta, Portomaggiore e Ostellato) che avendo incassato 2.466.186 euro in un anno mostra un indice di “pericolosità” pari a 60,91. Abbastanza allineati sono i numeri di Terre del Reno (489.000 euro, 48,85), Unione dei Comuni Terre e fiumi, che comprende Copparo, Riva del Po e Tresignana (oltre 1,4 milioni pari a 47,02) e Bondeno (611.389, 44,23). Poi viene appunto l’ultimo blocco di enti, guidati dal capoluogo.

Spiegazioni A Ferrara non può essere una sorpresa la quota relativamente bassa di multe pro-capite, visto lo scarso utilizzo di velox fissi e la propensione del Comune ad utilizzare la Polizia locale per compiti di sicurezza territoriale, piuttosto che di controllo ad esempio dei divieti di sosta. A Comacchio e Lidi incidono oltre che i velox sulle strade di collegamento, anche le multe per divieti di sosta all’imbocco delle spiagge, ingigantiti dalle ondate turistiche. E la superstrada Ferrara-Lidi “aiuta” sicuramente gli incassi di Valli e Delizie.