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La protesta

Ferrara, il sindacato Fials contro il “Grande Fratello in sala operatoria”

Ferrara, il sindacato Fials contro il “Grande Fratello in sala operatoria”

Dubbi e critiche contro il sistema Control Room: «Violata la privacy degli operatori, i professionisti sono a disagio»

24 aprile 2024
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Ferrara Il sindacato autonomo Fials contro il progetto “Control Room” ovvero l’accordo (firmato dalle aziende Ausl e S.Anna e la quasi totalità dei sindacati del comparto e della dirigenza medica)  che «che spiana la strada  all’installazione di telecamere di videosorveglianza in ognuna delle 22 sale operatorie di  Cona  e a seguire, nelle sale operatorie  dei nosocomi Ausl del Delta, Cento, Argenta». Una sorta di “Grande Fratello in sala operatoria”, lo definisce il sindacato, verso il quale si registra «il persistente malumore tra i professionisti coinvolti: infermieri e Oss non si sentono tranquilli». Le telecamere di videosorveglianza, osserva la Fials, «non hanno la funzione di  proteggere gli operatori da eventuali atti di violenza, o le  apparecchiature da eventuali atti vandalici o furti, ma dovrebbero servire al  “miglioramento del percorso del paziente chirurgico ed efficientamento delle sale operatorie con ricadute favorevoli sullo smaltimento delle liste di attesa”».

Un progetto che per questo «sta provocando un forte disagio tra i professionisti coinvolti che già avvertono il peso di un controllo  continuo,  in ogni momento dell’attività lavorativa, dall’occhio che tutto vede». I dubbi coinvolgono  il rispetto della privacy dei lavoratori, «per le caratteristiche insite nel luogo di lavoro, per l’identificabilità dovuta alla postazione occupata e sull’eventuale eccessivo controllo della performance».

Perplessità anche sull‘informativa – definita «lacunosa» – relativa alla Control Room «che dovrebbe funzionare a Iso Risorse, installata nella sala d’attesa adiacente le sale operatorie,  in uso ai  familiari dell’operando.
In realtà, è l’obiezione della Fials, «la filiera dell’attività chirurgica ha già un’organizzazione e un sistema di controllo del lavoro collaudato. A Cona, con 22 sale operatorie, è in uso il  software regionale Ormaweb in cui vengono immessi i dati di avanzamento dei lavori pre-durante-post intervento chirurgico, vengono stilati i programmi operatori settimanali con relative  note operatorie, funziona un collaudato “sistema di chiamata” per inizio operazione chirurgica. Sono inoltre  presenti nella piastra operatoria, con incarichi organizzativi, cinque professionisti di cui
tre coordinatori infermieristici , due infermieri ex posizione organizzativa  nonché due infermieri in aiuto». A fronte di questa organizzazione già strutturata, si chiede la Fials, che utilità può avere il nuovo  sistema di videosorveglianza di prossima installazione nelle sale operatorie di Cona e degli altri tre ospedali territoriali? E quanto verrà a costare? 
«La somma prevista – conclude il sindacato –  potrebbe certamente trovare un uso migliore considerato la situazione in cui versano le attrezzature sanitarie e gli ausili maggiori e minori nelle degenze dei quattro nosocomi». Per questo Fials «si riserva di consultare propri esperti in materia,  chiedendo alla direzione «“lo stato dell’arte”e il tempogramma relativo all’installazione e alla messa in funzione del sistema di videosorveglianza, nonché i costi sinora sostenuti e/o da sostenere, nonché  i concreti benefici attesi, infine l’ubicazione della  nuova sala di attesa per  i parenti degli operandi».