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Ferrara, Ilaria Cucchi e il cartello "Puttana": «La destra fa polemica ma è l’offesa che mi è stata rivolta»

Stefania Andreotti
Ferrara, Ilaria Cucchi e il cartello "Puttana": «La destra fa polemica ma è l’offesa che mi è stata rivolta»

La senatrice e gli uomini del Pd intervengono sulle critiche alla campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne: «Sessisti e ipocriti»

08 luglio 2024
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Ferrara «Secondo la Lega di Ferrara la parola “puttana” non si può usare su un manifesto per sensibilizzare i cittadini, ma si può usare parlando al telefono per insultare una senatrice». Ilaria Cucchi, senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra, interviene sulle reazioni di indignazione dei consiglieri della lista civica Fabbri, Luca Caprini e Francesco Rendine, alla campagna di comunicazione sulla violenza di genere della Regione - Emilia Romagna, che prevede affissioni con le offese comunemente rivolte alle donne.

«Esprimo il mio disappunto sull’utilizzo di pubbliche risorse per diffondere messaggi con termini inappropriati - ha scritto il capogruppo di maggioranza Rendine in un ordine del giorno al sindaco - e chiedo agli organi competenti della Regione di interrompere qualunque diffusione di messaggi dal contenuto volgare verso un singolo problema di violenza privilegiando messaggi “puliti” contro qualunque violenza su esseri animati». Ovvero bambini, animali e anziani, come scrive in un altro passaggio.

Cucchi interviene sulla questione lessicale, dopo che lo stesso epiteto le era stato rivolto durante la nota telefonata fatta dall’assessore Marco Gulinelli a Fabio Anselmo durante lo spoglio elettorale, dove una voce di sottofondo, che l’avvocato individua come quella del sindaco Fabbri, offende la compagna.

«Ci sono frasi che sono come schiaffi. Io ne ho ricevuto uno, forte. Squallido. Dal sindaco di Ferrara, Alan Fabbri. Che un mese fa, mi ha dato della puttana. Da allora, nessuno dei suoi colleghi che abbia fiatato. Non un passo indietro, neanche di lato. Due parole, di solidarietà magari? Niente. Sono ancora lì ad aspettare. Dopo le ultime novità, sono ancora più sicura che la mia attesa non avrà mai un seguito. Questo perché la giunta Fabbri, dopo essere rimasta in silenzio per tutto questo lunghissimo tempo, se la prende oggi con la campagna di sensibilizzazione della Regione Emilia-Romagna. Colpevole, secondo loro, gli stessi che mi hanno insultato, di “riportare frasi con parole poco consone ad una istituzione regionale che dovrebbe esprimersi con termini forbiti e non volgari”. Tutto chiaro.

Se è per contrastare la violenza di genere, puttana è un termine da non utilizzare. Se viene usato per insultare una senatrice, tutti felici e contenti. Sessisti. Sessisti e ipocriti».

Sulla polemica interviene anche il gruppo di 13 uomini ex candidati al Consiglio Comunale del Partito Democratico, dopo che già lo avevano fatto le loro compagne di partito. «I messaggi violenti, riportati sui manifesti pubblicitari della campagna della Regione Emilia-Romagna per sensibilizzare sulla piaga sociale della violenza sulle donne, non sono esempi scelti a caso, ma si basano purtroppo su esperienze reali di chi, quei messaggi, li ha subiti sulla propria pelle e nella propria quotidianità.

Se quei messaggi così forti e veri colpiscono chi li legge, significa che l’impatto della campagna è stato efficace. Colpisce, quindi, che i consiglieri comunali Caprini e Rendine si sentano offesi da quei cartelloni, spostando il focus dal messaggio e dalla magnitudo che esprimono, svilendolo come una delle tante forme di violenza e declassandolo al solo turpiloquio che indigna il garbo dell’inerme cittadino per volgarità. Il vero scandalo resta l’emergenza a monte, 25 donne uccise in Italia dall’inizio dell’anno da uomini a loro vicini : mariti, amici, fidanzati, ex. Ci chiediamo: se questa parola tanto turba i consiglieri Rendine e Caprini, perché questi non hanno espresso alcuna indignazione verso la telefonata di scherno che l’assessore Gulinelli e chi era accanto a lui hanno fatto all’avvocato Anselmo, con tanto di insulti sessisti alla sua compagna? Le 5 consigliere comunali elette nella Lista civica del sindaco Fabbri, il gruppo più numeroso in Consiglio Comunale, condividono le posizioni di Rendine e Caprini? Noi la riteniamo profondamente offensiva e svilente verso tutte le donne, di qualsiasi orientamento politico, ed esprimiamo loro massima solidarietà e vicinanza!».

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