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Lido Spina, i pini marittimi muoiono: forse avvelenati con il diserbante

Lido Spina, i pini marittimi muoiono: forse avvelenati con il diserbante

Alberi secchi e gialli, si sospetta un atto doloso per poterli abbattere perché le radici creano smottamenti a strade e giardini. L'esperto: "Strano che il problema riguardi piante tutte in fila"

08 luglio 2024
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Lido Spina Le fronde aride, gialle e secche di pini secolari, posti in fregio di alcune aree simbolo del Lido Spina, hanno suscitato perplessità e interrogativi. Si moltiplicano le segnalazioni di imponenti pini marittimi che tendono a presentarsi brulli e rinsecchiti, tali da essere, in piena stagione estiva, irriconoscibili anche agli occhi dei turisti. Il fenomeno, che al momento interessa una decina di quelli che dovrebbero essere sempreverdi tipici delle località di mare, a detta di un giardiniere esperto, Eros Trasforini, potrebbe essere riconducibile ad avvelenamento. «L’occhio esperto del giardiniere mi induce a ritenere che i pini con aghi secchi che restano sulle fronde senza cadere siano da addebitare all’uso di diserbante. Io sono nato al Lido Spina, conosco bene il territorio e svolgo il mestiere di giardiniere da sempre. Ho 38 anni e pure mio padre, che ha 70 anni, pure lui giardiniere, non ha mai visto una situazione come questa. Si rischia di perdere il verde che rendeva caratteristico questo Lido». Mostrando le foto di alcuni pini, che affiancano, ad esempio le vie Acacie e Cosmè Tura, Trasforini fa notare che è molto strano, ad esempio, che manifestino lo stesso problema cinque pini marittimi in fila. «Suggerisco controlli accurati, perché le autorizzazioni finalizzate all’abbattimento di alberi devono essere motivate e vengono concesse solo quando si è in presenza di pericolo crollo e quindi di staticità dell’albero. La situazione che ho riscontrato è estesa ed è questo che deve far alzare le antenna».

Mentre al Lido Estensi 49 alberature, in prevalenza pini, tra i viali Carducci e Querce, nel corso degli ultimi tre anni hanno avuto sorte segnata, come conseguenza dei lavori di riqualificazione e sono, in gran parte, già state sostituite da piante autoctone, al Lido Spina, il fenomeno sembra non essere riconducibile a un progetto ben preciso. Scanso equivoci, Eros Trasforini, tiene a precisare che «segnalo questa situazione non per avere incarichi di abbattimento, perché ho già anche troppo lavoro, ma perché se gli alberi, in origine erano sani e ora se ne trovano diversi, tutti in fila, sofferenti o già morti, significa che c’è qualcosa di anomalo». L’eventuale presenza di telecamere, potrebbe contribuire a fornire indicazioni o risposte più certe. Il movente, se tale può definirsi, legato a un fenomeno che metterà in allerta anche le associazioni ambientaliste, è riconducibile all’apparato radicale superficiale dei pini. I danni reali e potenziali che le radici dei pini possono arrecare a pavimentazioni di giardini e non solo di strade o marciapiedi, potrebbe aver spinto qualcuno a perseguire la strada più rapida e diretta per ottenere il permesso di abbattimento di uno o più pini marittimi. Non tutti sanno che «il giardiniere incaricato di abbattere pini trattati con diserbante – conclude Eros Trasforini – opera in condizioni di rischio per la sua salute, perché si trova a respirare metalli pesanti, contenuti nel diserbante stesso».

La segnalazione merita le dovute attenzioni anche da parte dei cittadini e dei turisti, tenuti a compiere la loro parte, con spirito civico, sottoponendo alle forze dell’ordine eventuali azioni sospette o non chiare.l

Katia Romagnoli

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