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La sentenza

Copparo, assolta la maestra accusata di maltrattamenti all’asilo

Copparo, assolta la maestra accusata di maltrattamenti all’asilo

Il giudice: «Il fatto non sussiste». Fine di un incubo durato undici anni

22 ottobre 2024
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Copparo Assolta perché il fatto non sussiste. Cadono con formula piena le accuse mosse contro un'educatrice di un asilo comunale copparese. Poco dopo le 15 di oggi, martedì 22 ottobre, il giudice Giovanni Solinas ha pronunciato il verdetto che respinge anche la domanda risarcitoria avanzata dal Comune di Copparo, parte del processo nel doppio ruolo di parte civile e responsabile civile. La maestra, oggi 58enne, era finita a giudizio per fatti risalenti agli anni 2012-2013 con l’accusa di abuso dei mezzi di correzione per alcuni presunti comportamenti ai danni dei bambini a lei affidati, come pizzicotti, trascinamenti e colpi di cucchiaio sulle gengive se non volevano mangiare. La donna era stata già assolta una prima volta dal Tribunale di Ferrara, ma la Corte d’Appello di Bologna aveva rilevato che il capo di imputazione non era corretto. Si era dunque aperto un processo bis, questa volta con la contestazione di maltrattamenti, durante il quale peraltro le testimonianze delle ex colleghe erano apparse meno netto rispetto a quanto erano apparse in sede di indagine. La difesa (avvocato David Zanforlini) aveva inoltre chiesto la trasmissione degli atti alla procura nei confronti di un carabiniere che, alla richiesta del tribunale di rivelare chi per primo segnalò i presunti maltrattamenti, prima rifiutò di rispondere opponendo un dovere di segretezza in realtà insussistente, e in seguito ammise di non ricordare. La maestra, che nel frattempo era stata spostata ad altra mansione, aveva sempre respinto con forza tutte le accuse.