Paziente muore dopo l’esame a Cona: indagati cinque sanitari
Un 65enne era stato appena sottoposto a una coronarografia
Ferrara Una morte considerata sospetta, verificatasi appena dopo aver effettuato un esame diagnostico invasivo su un paziente, ricoverato per effettuare dei controlli dopo aver accusato dolori al petto. Per questo la Procura di Ferrara, procede la sostituta procuratrice Ombretta Volta, ha disposto l’autopsia sul corpo di un uomo di 65 anni, residente a San Giuseppe di Comacchio, deceduto l’11 novembre scorso nel reparto di Cardiologia dell’ospedale Sant’Anna di Cona. L’incarico verrà conferito questo pomeriggio al medico legale Donatella Fedeli, che dovrà chiarire le cause della morte e valutare se da parte di uno o più sanitari dell’ospedale Sant’Anna che hanno avuto in cura il paziente vi siano state omissioni, errori evitabili, imperizie gravi o se il decesso sarebbe avvenuto in ogni caso, senza che vi sia stato un nesso causa-effetto, verificandosi piuttosto una sfortunata coincidenza temporale.
Sono cinque le persone che nei giorni scorsi hanno ricevuto l’avviso di garanzia, in modo che possano partecipare tramite i propri difensori ed eventuali consulenti all’atto non ripetibile costituito, appunto, dall’autopsia. Formalmente indagati, dunque, sono cinque sanitari tra medici, tecnici e infermieri del reparto di Cardiologia che nei giorni di ricovero dell’uomo si sono presi cura di lui e hanno eseguito l’esame diagnostico. L’esame in questione era una coronarografia, che consiste nell’inserimento in un’arteria periferiche di un tubicino che contiene dei cateteri e che arrivano fino alle coronarie, l’oggetto dell’esame, per mezzo dei quali viene iniettato un mezzo di contrasto che permette ai medici di vedere ai raggi X i vasi sanguigni che circondano il cuore e valutarne lo stato (se sono libere o ostruite, se presentano restringimenti o placche dovute al colesterolo). Il paziente era stato sottoposto a tale esame perché aveva lamentato un senso di oppressione al petto e proprio per questo si era recato all’ospedale. Da quanto si apprende, la moglie del paziente è stata dapprima avvisata del buon andamento dell’esame, ma poco dopo è stata avvertita del decesso improvviso del marito. Una sequenza che ha portato la donna e le due figlie a sporgere denuncia affinché venga indagato quanto accaduto e vengano appurate eventuali responsabilità. Moglie e figlia del 65enne sono assistite dagli avvocati Samuele Bellotti e Giacomo Forlani. I sanitari invece sono assistiti dagli avvocati Marco Linguerri, Michele Ciaccia e Piero Giubelli. Molto probabili le nomine di consulenti tecnici di parte.