Ferrara, la movida incivile non risparmia neanche la chiesa di San Francesco
Cresce l’esasperazione di chi abita nella zona: segnalati schiamazzi, giovani ubriachi e sporcizia
Ferrara L’essenza “liquida” del degrado fa sì che, per quanto si cerchi di sradicarlo da un punto, esso semplicemente si sposti in un altro se non si agisce alla radice dei problemi come il rispetto per la collettività assente in alcuni gruppi di giovani. La cosiddetta “mala movida” sembra essersi ormai stabilita nell’asse che parte dall’incrocio che fronteggia la chiesa di San Francesco coinvolgendo anche via delle Vecchie, risalendo poi via Terranuova e via Scienze per terminare infine in piazza Verdi. Le segnalazioni dei residenti sono inequivocabili: degrado, schiamazzi ed una grande quantità di sporcizia che resta per strada e nelle aree verdi una volta che arrivano le luci dell’alba. I protagonisti sono ragazzi giovani, a volte giovanissimi che hanno facile accesso all’alcool e nessuna intenzione di porre un freno all’alterazione causata da esso. È un richiamo forte quello dei residenti del centro che non deve sfociare nella retorica dell’essere considerati “vecchi” ma di chi, piuttosto, vuole cercare un ragionevole compromesso tra il divertimento dei ragazzi ed il rispetto della quiete notturna.
È uno dei residenti esasperati a fornire il quadro della situazione: «È difficile. Per lavoro conosco bene la movida ma di certo non è questo il modo di conciliare divertimento e la vita di chi risiede in alcune zone del centro storico. Tra via Terranuova, via Scienze e piazza Verdi gli schiamazzi notturni sono ormai continui, con bicchieri di plastica lasciati ovunque. Senza contare poi alcuni angoli che vengono utilizzati come bagni a cielo aperto ed i graffiti che degradano i monumenti storici. Nessuno nega ai ragazzi il diritto di potersi divertire ma allo stesso tempo chi vive in centro non può sempre passare come il residente “lamentone” che vuole una città morta. Oggettivamente ci sono situazioni problematiche.
Non aiuta inoltre lo spopolamento del centro che è diventato preponderante soprattutto dopo il Covid. In molti se ne sono andati e la maggior parte degli appartamenti vengono dati in affitto. Non sempre con facilità comunque dati i disagi che un certo tipo di movida causa portando anche al deprezzamento degli immobili. Più volte abbiamo segnalato al Comune ed alle autorità le problematiche, raccogliendo anche alcune firme, ma anche a livello di controlli non ci sembra di vedere miglioramenti. Abbiamo anche appurato esserci un giro di spaccio nella zona durante le serate».
L’epilogo è amaro: «Anche noi tra poco ci uniremo ai residenti che fuggono dato che ci trasferiremo in via Bologna augurandoci di trovare più calma».
La problematica viene fatta emergere anche da Davide Capuano ed Alice Bernardi, titolari del Filonificio di via Voltapaletto, i quali vivono proprio nei pressi della Basilica di San Francesco. «Abitiamo da un annetto in questa zona e tutte le sere c’è casino – sottolinea Capuano – soprattutto la sera e d’estate nelle giornate di giovedì, venerdì e del sabato. Tanti ragazzini ubriachi schiamazzano fino alle tre di notte ed alla mattina per terra si trova di tutto.
Abbiamo chiamato più volte le Forze dell’Ordine ma non c’è stata mai disponibilità per cui abbiamo smesso per non arrabbiarci ulteriormente. Spesso troviamo i ragazzi proprio sul portone di casa quindi anche uscire solo per portare giù la spazzatura non è semplice. Per ora non c’è paura ma sicuramente disagio, anche perché quando ci si ritrova attorniati da persone in stato di alterazione non si sa mai che piega possono prendere gli eventi.
Tempo fa avevamo anche avviato una raccolta firme tra i residenti e provato a coinvolgere la chiesa, essendo piazza San Francesco di loro competenza. Le autorità a loro volta hanno risposto che eventualmente sarebbe la curia a dover installare delle cancellate per limitare l’accesso alla zona cortiliva ma questo non è possibile-.
Dello stesso tenore anche la testimonianza chi in zona non solo vive, ma ha anche la propria attività professionale: «Questa zona è diventata un inferno con ragazzini che sporcano e spaccano bottiglie davanti alla chiesa. Via delle Vecchie alla sera si trasforma nel ritrovo di persone che vomitano o consumano sostanze stupefacenti. Come residenti ci siamo mossi anche attraverso degli esposti ma la situazione è migliorata solo per un breve periodo.
Adesso ad uscire dalle 22.30 in poi c’è da aver paura, alla mattina la sporcizia poi è ovunque e non c’è praticamente più pulizia. Anche io ho dovuto chiamare l’imbianchino per coprire i graffiti sul mio portone».
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