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I controlli

Perlustravano le vie di Ferrara pronti a colpire nelle abitazioni

Perlustravano le vie di Ferrara pronti a colpire nelle abitazioni

I carabinieri trovano nell’auto arnesi, targhe false e anche un lampeggiante

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Ferrara Un giro di perlustrazione nella periferia di Ferrara, probabilmente per individuare le case più adatte per il prossimo colpo. Con appresso tutto il necessario per effettuarlo, un vero e proprio arsenale dello scasso. Ma dietro di loro, per tutto il tempo, c’erano i carabinieri, pronti a fermali. Cinque uomini, tutti di origine straniera ma residenti nelle province di Napoli e Caserta, sono stati denunciati martedì per possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli, possesso di segni distintivi contraffatti e uso di targhe contraffatte. Sono stati notati dai carabinieri della sezione Operativa mentre giravano a bordo di un’auto di grossa cilindrata nelle vie della periferia della città, senza un apparente meta. A un certo punto l’auto si è improvvisamente diretta verso l’autostrada. Dopo pochi chilometri percorsi in A13, il mezzo ha imboccato l’uscita di Ferrara Nord e si è incolonnato insieme alle altre auto per il pagamento del pedaggio. In tutto questo, gli uomini a bordo dell’auto non si erano resi conto che, alle loro spalle, i carabinieri in abiti civili li stavano seguendo senza perderli di vista e, approfittando della sosta forzata, hanno quindi deciso di intervenire bloccando l’autovettura sospetta. In pochi istanti sono giunti in supporto equipaggi della sezione Radiomobile e delle stazioni dei carabinieri di Baura e Porotto, in collaborazione con la Polizia autostradale della sottosezione di Altedo. I cinque uomini sono stati quindi perquisiti e con loro anche l’automobile è stata controllata. I sospetti dei militari si sono rivelati presto fondati: nel bagagliaio sono stati trovati svariati arnesi da scasso tra cui un flessibile con dischi di ricambio, cacciaviti, un piede di porco, una mazza di ferro oltre a due ricetrasmittenti, materiale per il travisamento (mascherine e scalda collo) e guanti. Avevano anche un lampeggiante blu, del tutto simile a quelli in dotazione alle forze dell’ordine. Gli approfondimenti condotti sulla targa del mezzo, invece, hanno consentito di appurare che quella montata sullo stesso era in realtà contraffatta. Avevano anche un’altra coppia di targhe pronte all’uso. Tutto il materiale è stato ovviamente sottoposto a sequestro.