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La manifestazione

A Ferrara in 200 per la Palestina. «Accendiamo la luce e la speranza di pace»

Stefania Andreotti
A Ferrara in 200 per la Palestina. «Accendiamo la luce e la speranza di pace»

Ieri sera in piazza Castello la fiaccolata “rumorosa per la vita che perdura”, «un tentativo di celebrare le vite che resistono a Gaza»

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Ferrara “Non in mio nome”, “Non a nome mio le armi ad Israele”, “Non a nome mio il genocidio del popolo palestinese”. Sono le frasi dei partecipanti alla manifestazione per la Palestina ieri sera in Piazza della Cattedrale. «Non cammineremo in silenzio. Ferrara alza la voce contro il genocidio a Gaza! » avevano promesso gli organizzatori, Ferrara per la Palestina e Donne per Palestina, e così è stato. Circa 200 persone (tanti giovani) hanno partecipato alla «fiaccolata rumorosa per la vita che perdura».

A ciascun partecipante è stata consegnata una candela da proteggere dal vento, «simbolo delle anime palestinesi ancora vive, esposte a bombe, malattie, fame, senza una casa. Ma resistenti - ha spiegato Hajar Sahbaoui - i morti sono ormai in pace, mentre i vivi aspettano il giorno della fine, senza speranza. La fiamma di queste fiaccole vuole riaccenderla tra le vie di Ferrara».

«Questa giornata non vuole essere una veglia funebre - ha spiegato Adam Sami di Ferrara per la Palestina - ma un tentativo di celebrare le vite che resistono a Gaza. Ci teniamo a condannare la maggioranza del Consiglio Comunale per essersi rifiutata di condannare le violazioni perpetrare da Israele, perdendo l’occasione di fare un’azione concreta»