Ferrara, coppia brutalmente aggredita da uno spacciatore
Violenza inaudita da parte di un pusher attivo nella zona di via Carlo Mayr, le vittime finite in ospedale
Ferrara Sono finiti al pronto soccorso dopo una brutale aggressione, ancora più allarmante perché avvenuta oltre il cancello di casa, da parte un individuo che non ha esitato a entrare negli spazi di loro pertinenza e a menare le mani per il solo fatto di essere stato invitato a non urinare davanti alla loro abitazione.
Vittime del pestaggio, l’avvocato Gianluca Bonazza e la moglie: lui colpito ripetutamente con un tondino di ferro, lei afferrata per i capelli e scaraventata addosso all’auto parcheggiata in cortile.
Le prognosi sono rispettivamente di 7 e 20 giorni, ma la rabbia e l’indignazione sono destinate a durare ben oltre i tempi di guarigione.
Anche perché l’aggressore, racconta lo stesso avvocato, è ben noto ai residenti della zona di via Carlo Mayr come spacciatore abituale, «sulla trentina, extracomunitario, sempre in sella alla bicicletta. Un uomo dalla corporatura imponente, alto circa un metro e novanta».
Lunedì sera l’avvocato e la moglie avevano portato fuori il loro cagnolino per l’ultima uscita. Erano circa le 23.30, e rincasando hanno visto l’uomo che stava urinando in strada. All’invito ad andarsene ha reagito con violenza inaudita.
«Ci ha seguiti e ha afferrato mia moglie per i capelli. Io sono corso a prendere un tondino di ferro, rimasto dopo i lavori di ristrutturazione, e con quello l’ho spinto fuori, oltre il cancello. Ma lui è riuscito a disarmarmi e con lo stesso tondino ha cominciato a percuotermi le gambe e le braccia. Io mi sono messo a urlare e poi ho chiamato le forze dell’ordine. Dopo circa mezz’ora è arrivata una pattuglia della Polizia locale, ma lui era già scappato portandosi pure via il tondino».
Bonazza però, assicura, è in grado di riconoscerlo, non solo perché da due anni è una presenza ormai fissa in zona, ma anche perché non è la prima volta che l’uomo gli crea problemi.
«Il 9 luglio mi ha aggredito verbalmente perché il mio cane, uno schnauzer di appena 10 chili, si era messo ad abbaiare. Ha minacciato di uccidere me e il cane. Allora era intervenuta subito una Volante della polizia, ma lui aveva comunque fatto in tempo a dileguarsi». Ora però, conclude, la misura è colma. Ieri mattina, dopo una notte passata al pronto soccorso, Bonazza è andato a sporgere denuncia in Questura: «Questo soggetto molesta chiunque disturbi i suoi traffici ed è già stato oggetto di varie segnalazioni da parte mia e di altri residenti. La situazione non può più essere tollerata e non intendo sottostare all’illegalità, arroganza e pericolosità di questo soggetto che, indisturbato, sembra non temere nulla».
Da qui la sollecitazione «alle forze dell’ordine, al signor prefetto, al signor questore e al signor sindaco a prendere atto della situazione emergenziale esistente e non più tollerabile. Non posso e non voglio pensare di avere paura a uscire di casa e non posso e non voglio pensare di dovermi armare per proteggere me stesso, la mia famiglia o i miei beni».