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L’esibizione

Un simpatico concerto nella parrocchia a Ferrara. Sul palco l’ex parroco e il preside

Margherita Goberti
Un simpatico concerto nella parrocchia a Ferrara. Sul palco l’ex parroco e il preside

Tra i protagonisti alla sagra di Sant’Agostino anche Bedin e Domenico Urbinati per un’esibizione di musica biologica

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Ferrara Con un simpatico e originale concerto dal titolo “Musica in Festa”, definita musica biologica in quanto suonata senza contaminazioni ma direttamente dal vivo, si sono chiuse l’altra sera, nell’oratorio della parrocchia di via Mambro, le numerose attività che hanno caratterizzato per quattro giorni, la sagra di Sant’Agostino.

In un palcoscenico colorato ed accogliente si sono infatti esibiti, dalle 18 alle 24, giovani cantanti ed aspiranti musicisti che frequentano la vicina scuola media De Pisis, piccole formazioni ma anche chi ha già ottenuto successo e gratificazioni da questa forma d’arte. Tra questi Patrizio Fergnani, autore di tantissime canzoni nate in origine quando svolgeva l’attività di animatore e poi racchiuse in un disco ormai introvabile; l’ex dipendente del Comune di Ferrara continua a creare brani musicali, tutti con profondi messaggi umanitari, sociali ed etici, anche se spesso in versione simpatica e decisamente accattivante che trascinano poi grandi e bambini con calorosi battimani.

Come è accaduto domenica sera, quando Fergnani è salito sul palcoscenico, prima accompagnato da alcune piccole cantanti in erba, poi da Domenico Bedin (presidente dell’associazione Viale K) e da Maria Chiara Marchesini, attualmente impegnata in carcere sia in un corso di chitarra che nella realizzazione di un coro: l’altra sera ha interpretato tre spiritual in italiano. Il primo, “Gerico”, preceduto da un commento molto attuale sulla guerra che sta combattendo Israele, quando invece delle bombe usava le trombe; il brano è stato seguito da “Io, la mia veste” e da “Voglio cantare Alleluia”, scritta quest’ultima proprio da Fergnani.

Dopo questo affiatatissimo trio è stata la volta di un quartetto molto speciale e soprattutto originale: il Barbershop fondato da Michele Semenza, docente alla Scuola di Musica Moderna dove insegna anche questo genere musicale di origine americana, nato secondo la leggenda da un gruppo di quattro uomini che mentre attendevano di farsi la barba si sono messi a cantare. È stato lui a portarlo a Ferrara coinvolgendo poi Domenico Marcello Urbinati (il nuovo preside del liceo Ariosto), Leonardo Scarpante e Francesco Bighi; non contento di aver portato in Italia questa scuola fin dal 2009 aprendo successivamente un corso nella Scuola di Musica Moderna dal 2016, perfezionatosi poi durante almeno due seminari in America, Semenza ha creato anche un coro di una dozzina di persone si sono esibite alla sagra ottenendo un grande successo. 

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