La Nuova Ferrara

Ferrara

Università

Via al semestre “filtro” di Medicina. A Unife tante speranze e l’incognita affitti

Andrea Mainardi
Via al semestre “filtro” di Medicina. A Unife tante speranze e l’incognita affitti

Gli studenti hanno riempito tre aule al “Mammuth”. Difficile trovare un alloggio per pochi mesi

3 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Prima giornata di aule piene ieri al Polo Chimico Biomedico dell’Università di Ferrara, meglio conosciuto come “Mammuth”.

I protagonisti sono stati gli studenti iscritti al cosiddetto “semestre filtro” delle facoltà di Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi dentaria. Come ampiamente anticipato infatti, da quest’anno è stato abolito il tanto temuto test d’ingresso alla facoltà medica, sostituito proprio da un primo periodo di studi ed esami che servirà da scrematura. Si tratta di un vero e proprio semestre (anche se, di fatto, i mesi di lezioni saranno circa tre) nel quale gli studenti dovranno sostenere anche tre esami: Biologia, Fisica e Chimica e propedeutica biochimica. Ognuna delle materie vale 6 crediti formativi universitari, per un totale di 18 e a novembre si terranno gli esami presso il polo fieristico ferrarese che faranno da selezione vera e propria per i 600 posti a disposizione (oltre mille gli iscritti in presenza e da remoto). Chi non dovesse passare lo sbarramento ma avrà comunque ottenuto almeno l’agognato 18 nei tre esami, potrà immatricolarsi in un altro corso mantenendo gli esami già svolti. Una sorta di “piano B” già scelto dagli studenti al momento dell’immatricolazione.

Per gestire il notevole afflusso di studenti, Unife ha predisposto tre aule. In una di questa il professore di turno svolgerà la lezione ed in quelle adiacenti gli studenti seguiranno il tutto in streaming. In questi ultimi casi chi assiste alle lezioni, previa registrazione, potrà effettuare alcune domande ed alle più votate viene data risposta dal professore il quale resta a disposizione per chiarimenti anche durante le pause.

Tra i temi che questa nuova modalità di accesso alla facoltà propongono, uno dei principali è quello legato agli affitti per i fuorisede. «Nessuno affitta solo per sei mesi – raccontano Aida Melchiorri e Francesca Di Stasio – ed anche i prezzi sono saliti».

Riguardo al corso, Tommaso Loberti e Nicola Poggipollini spiegano: «È un approccio interessante e che andrebbe esteso anche alla facoltà di Professioni Sanitarie. In questo modo l’università mette a disposizione i suoi insegnamenti, risparmiando agli studenti tutor e preparatori per i test di ingresso».

Simone Dalle Grave, Mattia Scarbuzza e Francesco Negri sottolineano i «carichi pesanti» ai quali gli studenti saranno sottoposti in questi mesi. Infine Hajar El Fazhi mette in luce le difficoltà logistiche degli iscritti ai corsi: «Per coloro che non dovessero entrare a Medicina ci sarebbe tutto un nuovo processo di adattamento alla nuova facoltà scelta e, magari, anche ad una nuova città. Inoltre il discorso riguarda anche gli affitti: su diversi annunci in siti specializzati viene esplicitamente scritto “no studenti iscritti al semestre filtro”. Trovare un alloggio per pochi mesi è praticamente impossibile considerando anche la disdetta che va data con largo anticipo». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA