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L’indagine

Morto dopo il controllo in caserma a Ferrara, autopsia ed esame tossicologico

Daniele Oppo
Morto dopo il controllo in caserma a Ferrara, autopsia ed esame tossicologico

Iniziate le analisi del medico legale sul corpo del 27enne Juda Eniezebata

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Ferrara È stata effettuata ieri pomeriggio, dopo il conferimento dell’incarico da parte del pubblico ministero Andrea Maggioni, l’autopsia della salma di Juda Eniezebata, il 27enne di nazionalità nigeriana morto dopo essere stato sottoposto a un controllo da parte dei carabinieri.

L’esame autoptico è stato affidato al medico legale Margherita Neri, che aveva già esaminato il corpo del ragazzo sul posto. La Procura ha anche disposto che venga effettuato un esame tossicologico, affidato alla tossicologa Francesca Righini. Gli esami serviranno a stabilire con precisione quale sia stata la causa della morte. Dopodiché si andrà a ritroso sui momenti precedenti e sull’eventuale collegamento con il controllo effettuato dai carabinieri nella caserma di via Carmine Della Sala.

L’inchiesta è condotta dalla squadra mobile in sinergia con i carabinieri e vede iscritti nel registro degli indagati i due militari che avrebbero condotto Eniezebata in caserma. L’ipotesi al vaglio è quella di morte in conseguenza di altro reato, per questo si stanno approfondendo proprio le circostanze che hanno portato il 27enne in caserma e la sua permanenza lì, che si ipotizza possano essere state illegittime di per sé, anche al di là dell’eventuale collegamento con il decesso. Il ragazzo è deceduto nella notte di mercoledì scorso all’angolo tra via Bologna e via Poletti, dopo aver accusato un malore.

Secondo il racconto dei testimoni, ha avuto un ipertermia – che l’ha portato a versarsi addosso una bottiglietta d’acqua che un amico aveva prelevato dal vicino minimarket – e poi le convulsioni con vomito. Non è chiaro se gli amici che erano con lui abbiano provato a farlo vomitare facendogli bere dell’olio di palma. Una bottiglia rossa di questo prodotto è stata ritrovata nel marciapiede. Al vaglio anche le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, in particolare nel tragitto tra la caserma e l’angolo via Poletti-via Bologna (si tratta di qualche centinaio di metri) e l’area di Foro Boario, dove sembra si avvenuto il primo contatto tra il 27enne e i carabinieri. 

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