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Qualità della vita, dove si posiziona Ferrara tra affari che risalgono e cultura in discesa

Nicolas Stochino
Qualità della vita, dove si posiziona Ferrara tra affari che risalgono e cultura in discesa

L’indagine del Sole 24 Ore vede la città estense ultima in Emilia Romagna: la cultura perde 15 posizioni; affari e lavoro ne guadagna 32

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Ferrara La nostra provincia non spicca per qualità della vita. Si attesta più o meno stabile rispetto all’anno scorso, con una posizione in meno, e continua a non emergere a livello nazionale, con il 52esimo posto su 107 territori analizzati. Nuovamente in coda alla classifica regionale che vede anche questa volta Bologna in vetta (quarto posto assoluto) e importanti risalite come quella di Parma che entra nella top ten guadagnando 16 posizioni sullo scorso anno. È questo il verdetto della classifica del Sole 24 Ore, la più longeva e punto di riferimento per tutte le altre: una decrescita che si ritrova anche sul risultato presentato dall’altro quotidiano economico, Italia Oggi, che vede Ferrara scendere al 36esimo posto (-9 rispetto al 2024). In generale, la nostra provincia risulta piazzata più o meno a metà classifica in tutte le macro categorie, con importanti risalite rispetto allo scorso anno (+32 posizioni per Affari e Lavoro), ma anche altrettante cadute come le 17 posizioni perse in Demografia e Società (63esima). È però approfondendo le singole classifiche che si nota tuttavia quali sono i punti di forza e le debolezze del Ferrarese.

Ricchezza e Consumi

Ferrara si colloca al 43esimo posto, con cinque posizioni in meno rispetto al 2024. La nostra provincia non riesce a guadagnare alcun podio in nessuna sotto categoria e la posizione più alta la raggiunge con un quinto posto nella specifica graduatoria dei pensionati con reddito pensionistico di basso importo. In crescita gli scenari del settore immobiliare, a partire dal 20% di incremento del canone medio di locazione che arriva a 1.000 euro al mese per appartamenti nuovi di 100 mq in zona semicentrale del capoluogo. Sale anche il valore aggiunto pro capite che passa da una media di 28.500 euro del 2024 a 32.100 euro (+12,6%), comunque al di sotto della media nazionale che si attesta a 34.400 euro. Più leggera – ma sempre positiva – la variazione sul prezzo medio di vendita che cresce del 4,2% sullo scorso anno (2.071 euro al mq quest’anno).

Affari e Lavoro

Dopo la disastrosa caduta dello scorso anno, che ci ha visti toccare le 73esima posizione, questa volta la nostra provincia guadagna ben 32 posizioni e risale al 41esimo posto. Poche le imprese in fallimento, 0,58%, dato che ci permette di sfiorare il podio. Podio che invece raggiungiamo, in negativo, con il numero delle pensioni di vecchiaia (265 ogni 1.000 abitanti), che ci consegna la penultima posizione. Altrettanto negativa la nota (103esima posizione) sulle cessazioni d’impresa, visto che se ne perdono 5,64 ogni 100 registrate. Peccano anche le startup innovative con una variazione negativa del 15,3% sul 2024.

Giustizia e Sicurezza

Dopo la scalata del 2024, Ferrara inciampa e si ritrova con 15 posizioni in meno (69esima), con il 16esimo (il primo è il peggiore) per denunce ogni 100mila abitanti e con procedimenti civili che durano in media 259 giorni (30esima posizione). Medaglia d’argento per il dato relativo alla quota delle cause pendenti ultratriennali che ci attesta allo 0,8% sul totale. Contenuto anche l’indice di litigiosità con 1.714,9 cause civili ogni 100mila abitanti (settimo posto).

Demografia e Società

Sono 17 le posizioni perse in questo ambito, occupando adesso la 63esima posizione. In lieve crescita, +3,9%, il tasso di natalità: sono 8,4 ogni 1.000 abitanti. Cala il numero di anziani (48) ogni 100 giovani (-2,8%), ma l’indice di vecchiaia mantiene la 101esima posizione.

Ambiente e Servizi

Guadagnate 14 posizioni sul 2024 (56esimi), con i due indici di pericolosità che si elidono: la pericolosità delle frane è pari a zero mentre il rischio alluvione è al massimo, consegnandoci di diritto la targa come provincia più a rischio. Una categoria che vede i dati del Ferrarese contrapporsi in diversi aspetti: dopo il 17esimo posto annunciato con la pubblicazione di Ecosistema Urbano (prima provincia assoluta per quanto riguarda la raccolta differenziata), risalta ora la 103esima posizione in materia di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (7% sulla produzione lorda).

Cultura e Tempo libero

Perse 15 posizioni nonostante i nostri Comuni siano i maggiori finanziatori con 39 euro pro capite per alcuni capitoli. Un dato che non basta a mantenere alto quello che è sempre stato il punto di forza della nostra provincia e che viene tirato giù dalle poche librerie (4,7 ogni 100mila abitanti, 95esimi) e dall’indice di sportività che perde 10 posizioni (63esimi).  

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