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Servizio dimissioni ospedaliere, a Ferrara operatori passati da 11 a tre

Servizio dimissioni ospedaliere, a Ferrara operatori passati da 11 a tre

Drastico calo nel settore dei trasporti in ambulanza a partire dal 2014. Ora il punto critico strutturale è garantire la copertura serale e notturna

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Ferrara Undici enti nel 2014, appena tre nel 2025. È questo, nero su bianco, l’effetto più immediato che emerge dal confronto fra due elenchi ufficiali dell’azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara relativi ai “trasporti in ambulanza di pazienti in dimissione”.

La sforbiciata è netta: da 11 a 3 operatori (-72,7%), con un impatto che, nella pratica, si traduce in minore scelta, maggiore incertezza e rischio di tempi più lunghi proprio quando il paziente — spesso fragile e non autosufficiente — ha bisogno di rientrare a casa in sicurezza.

Nel documento del 2014 compaiono 11 realtà tra cooperativa, associazioni di volontariato e un soggetto esplicitamente qualificato come “azienda privata”: Life Soccorso. L’elenco include, tra gli altri, Croce Bianca E.R. Ambulanze, Croce Rossa Italiana, Comacchio Soccorso, APE, Voghiera Soccorso, Volontariato Barbara, Portomaggiore, Nico Soccorso, Pubblica Assistenza Città di Ferrara e Valle Pega.

Nel 2025, invece, la lista si riduce a tre nomi: Croce Bianca E.R. (cooperativa sociale), Croce Rossa Italiana – Comitato di Ferrara (organizzazione di volontariato) e Pubblica Assistenza Comacchio Soccorso Servizio Ambulanze. Non solo: nell’elenco 2025 non compare alcuna “azienda privata”. In altre parole, il numero di operatori “privati” (in senso letterale, come qualificati nel documento) passa da 1 a 0.

Il tema più sensibile, storicamente, è la notte. E non è un problema nuovo: già nel 2015 La Nuova Ferrara raccontava casi di famiglie costrette a chiamare numerosi numeri senza risposta, con telefoni muti o mezzi/equipaggi non disponibili, soprattutto nelle fasce serali e notturne . Nel documento 2025, due operatori indicano una copertura “24 ore su 24” (Croce Bianca e Comacchio Soccorso) mentre la Croce Rossa segnala una fascia diurna (8.30-20.00) e, dopo le 20.00, l’operatività “in base alla disponibilità dei volontari”, estendendo la stessa logica al weekend. È un dettaglio che, da solo, spiega perché nelle ore notturne l’utenza possa percepire una dipendenza concreta da un numero ristretto di contatti realmente attivabili.

Anche sul fronte economico il confronto restituisce un quadro disomogeneo. Nel 2014, ad esempio, l’“azienda privata” Life Soccorso indicava una tariffazione distinta tra giorno (8-19) e notte (20-7), con maggiorazione serale; altre realtà riportavano quote fisse + km o importi da concordare al momento della chiamata.

Nel 2025 la struttura delle tariffe resta eterogenea: Croce Bianca riporta diritto di chiamata e costo chilometrico differenziato (fascia 06-20 e fascia 20-06/festivi), la Croce Rossa indica chiamata e €/km con calcolo comprensivo di rientro in sede, Comacchio Soccorso distingue tra “città” e “fuori città” e tra giorno e notte/weekend. In un contesto con soli tre operatori elencati, però, la varietà tariffaria rischia di trasformarsi più facilmente in asimmetria di potere contrattuale: chi ha urgenza e poche alternative negozia di fatto da posizione debole.

La Nuova Ferrara già nel 2013 riportava che, con l’avvio della stagione estiva, aumentavano le difficoltà nel trovare ambulanze per le dimissioni: evidenziando come Comacchio Soccorso, successivamente, dichiarasse disponibilità “24 ore su 24” dopo avere trasferito la propria sede dal Lido delle Nazioni al capoluogo comacchiese (in via Arturo Bellini, nel parcheggio cosiddetto del Carmine).

Due anni dopo, nel 2015, la cronaca parlava apertamente di un sistema con molte sigle (in totale 11) ma con una certezza della prestazione tutt’altro che garantita, specie di notte e nei festivi.

Oggi, guardando i documenti, la fotografia cambia: le sigle non sono più 11 ma 3. E se allora il problema era una rete ampia ma discontinua, adesso il rischio è un altro: una rete più stretta, che rende l’utente ancora più esposto alle variabili (turni, equipaggi, disponibilità, distanze) e con un punto critico strutturale: la copertura effettiva serale/notturna.l

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