Addio al professor Paolo Trionfini: punto di riferimento cattolico e docente universitario
L’ex vicepresidente nazionale dell’Azione cattolica e insegnante all’ateneo di Parma è scomparso a 58 anni
MODENA. Addio a Paolo Trionfini, 58enne modenese, professore universitario a Parma e figura di riferimento del mondo cattolico provinciale e nazionale, nonché ex vicepresidente dell’Azione cattolica nazionale e attuale direttore dell’Istituto storico Paolo VI. A darne l’annuncio è il Centro Culturale F. L. Ferrari di Modena: «È con profondo dolore - che il Centro Ferrari piange la morte del professor Paolo Trionfini, avvenuta giovedì presso l’ospedale di Parma».
Chi era
Nato a Mirandola il 21 febbraio 1967, Paolo Trionfini è stato uno dei più importanti studiosi del cattolicesimo italiano contemporaneo, «ma soprattutto un amico carissimo - riprende il Centro Ferrari - al quale ha dedicato energie, passione e competenza per molti anni come membro del direttivo. Il professor Trionfini ha saputo coniugare il rigore della ricerca storica con un autentico impegno nella vita sociale e culturale delle comunità in cui ha operato».
La sua attività
Oltre alla sua brillante carriera accademica come professore di Storia contemporanea presso l’Università di Parma, Trionfini ha ricoperto numerosi incarichi di rilievo: membro dell’assemblea della Fondazione Gorrieri per gli studi sociali, vicepresidente nazionale del Settore Adulti dell’Azione cattolica italiana dal 2008 al 2014 e, per molti anni, presidente dell’Azione Cattolica di Carpi. Di particolare importanza il suo ruolo come direttore dell’Isacem-Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia Paolo VI, dove ha contribuito in modo determinante alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale del movimento cattolico italiano.
Il cordoglio
«Il Centro culturale Francesco Luigi Ferrari - continua il messaggio - ricorda con gratitudine il prezioso contributo di Paolo alle attività e alle pubblicazioni del Centro, in particolare la cura del volume “La politica fa parte anche del nostro amore. Lettere a Lina Filbier (1918-1933)”. Un’opera fondamentale che ha raccolto il carteggio inedito tra Ferrari e la moglie Lina, mettendo in luce l’intreccio tra dimensione privata e impegno pubblico di uno dei più significativi esponenti dell’antifascismo cattolico. Questo lavoro, pubblicato nel 2016 da Fondazione Fuci - Studium, ha permesso di riscoprire e valorizzare il pensiero e la figura di Ferrari anche attraverso il progetto “Solo io posso farlo”, che ha coinvolto giovani, politici e amministratori. Ugualmente importante è stata la cura di “(Quasi) un’autobiografia. L’ultima intervista di Ermanno Gorrieri” della collana “I Quaderni del Ferrari”. Quest’ultima opera raccoglie la testimonianza di Ermanno Gorrieri, figura di spicco del cattolicesimo democratico italiano, partigiano, sindacalista, parlamentare ed ex ministro del Lavoro, considerato uno dei padri nobili della Democrazia Cristiana e fondatore della Fondazione che porta il suo nome. «Queste pubblicazioni - ricordano ancora dal Centro Ferrari - hanno arricchito notevolmente il patrimonio culturale della nostra istituzione. Tra questi lavori, ricordiamo anche la sua ultima collaborazione con il nostro Centro nella stesura della riedizione aggiornata del profilo biografico di Francesco Luigi Ferrari, pubblicata sempre con la collana “I Quaderni del Ferrari” e risalente al 2023. Con Paolo Trionfini perdiamo non solo un grande studioso, ma un amico sincero, un punto di riferimento per tutti noi del Centro Ferrari».