La Nuova Ferrara

Ferrara Joe Tacopina is back in town. Il ritorno in città del presidente biancazzurro, a Ferrara è cosa fatta ed è inevitabile, questa settimana, attendersi qualcosa di differente dall’ordinario. Tutte le persone che lavorano a stretto contatto con il proprietario del club hanno assicurato che l’agenda dell’avvocato americano sarà più fitta d’impegni rispetto a precedenti occasioni. Temi all’ordine del giorno sono giovanili, partner, sponsor, progetti sociali, ma, soprattutto, l’impellente necessità di mettersi a tavolino con il direttore dell’area tecnica Filippo Fusco e con il direttore generale Corrado Di Taranto per prendere in mano la rischiosissima situazione in cui ci si è andata a infilare la prima squadra della Spal.

Mercato Mai come quest’anno, il mercato di riparazione, dovrà appunto porre rimedio a una situazione figlia di mancanze nel mercato estivo (la questione prima punta non è mai stata risolta), di infortuni anche gravi e di singoli che non hanno tenuto fede alle attese. I soli 2 punti raccolti nelle ultime 5 uscite parlano di un “brutto giro” preso, altroché continuità di risultati positivi, di cui si potrebbe parlare se affiancati da qualche vittoria, ma ne sono arrivate solo 3 in 16 tentativi globali. Contro Ancona e Gubbio la squadra non ha perso ed è sicuramente un bene (classifica “mossa” e bottino complessivo portato a quota 14 punti), ma dei due pareggi, l’ultimo lontano da Ferrara ha fatto riemergere determinati limiti strutturali, capaci di far passare in secondo piano le ingenuità individuali.

Gli avversari rossoblù sul proprio campo ci arrivavano da imbattuti, ma con una rosa abbordabilissima, che la Spal è riuscita a punzecchiare solo con il grande spreco di Rabbi a inizio gara. In terra umbra è arrivato un punto, che sa di passo indietro in termini di prestazione (e la fortuna di giornata è stata totalmente di marca estense). Pareggiare 2-2 o 0-0 nulla cambia alla fotografia della classifica, ma almeno contro i dorici biancorossi si era vista una costruzione offensiva più vivace e determinata, condita finalmente da due gol (una rarità, l’unico precedente di due marcature era arrivato, a rate, nel travagliato 2-2 con la Lucchese...). Insomma, almeno si era osato qualcosa.

Lontano da Ferrara, invece, il baricentro della Spal continua a essere basso e la proposta offensiva pressoché nulla, o limitata a sporadici episodi, sui quali poi mancano mestiere e cinismo. Da ben tre trasferte i biancazzurri non riescono a regalare nemmeno un gol ai propri fedeli sostenitori, che si sobbarcano chilometri sfidando temperature di ogni tipo. Il dato è poco rassicurante, quando prima del break di Natale mancano ancora le delicate partite contro Entella (sabato prossimo con Tacopina posizionato in tribuna al “Mazza”), a Pineto e con l’Olbia: imporsi nelle due interne è una possibilità tutt’altro che remota.

Protagonista Nel frattempo, nel quartino di bicchiere pieno portato a casa da Gubbio, è entrata la prestazione di Marco Carraro. Questi alcuni dei suoi numeri estrapolati dagli ultimi 90 minuti umbri: 86% come precisione nei passaggi (12 in avanti su 37 eseguiti), 77% di duelli difensivi vinti (10 su 13), 8 recuperi palla e un solo fallo fatto (tattico, che gli è costato un giallo, ben speso): «Sapevamo d’incontrare una squadra ostica – ha dichiarato il perno di centrocampo –, che in casa sua ha fatto faticare tutti. È stato fatto un buon primo tempo, ben approcciato e lottato senza risparmi. Non prendere gol non è mai facile. Poi, abbiamo concesso le uniche due occasioni agli avversari. Credo che il pareggio sia giusto e ci dà continuità e fiducia in vista della prossima. Dobbiamo comunque lavorare per portare a casa il prima possibile questa vittoria che manca da un po’ di tempo».

Dopo la domenica di stacco, oggi pomeriggio al “G.B. Fabbri” è prevista la ripresa degli allenamenti. Contiliano e Rosafio sono le situazioni da monitorare in chiave Spal-Virtus Entella (sabato ore 18.30, prevendita biglietti già attiva). Maistro, costretto a uscire poco prima del 90’ al “Barbetti” per “un qualcosa di muscolare” (si spera solo un semplice affaticamento) sarà valutato proprio nella giornata odierna. Lunedì intenso.l

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