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Spal, Di Carlo e le dediche: «Per Tacopina e i tifosi»

Alessio Duatti
Spal, Di Carlo e le dediche: «Per Tacopina e i tifosi»

Parla anche capitan Valentini: «Gioia per tutti, ma che sofferenza»

14 aprile 2024
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Chiavari (GE) Mimmo Di Carlo evidenzia l’assenza della matematica rispetto alla salvezza, ma esulta per il grandissimo risultato ottenuto a Chiavari. «Ho visto uno spirito di squadra molto elevato e una capacità di saper soffrire insieme davanti a un’Entella che in casa propria mostra tante qualità. Siamo riusciti a colpire due volte, forse avremmo potuto anche farne un altro ma l’importante è stato portare a casa i tre punti. Nell’ultimo quarto d’ora – prosegue Di Carlo – ci siamo abbassati e questa è l’unica cosa che posso dire perché va data la giusta importanza della vittoria alla squadra. Non abbiamo mai abbassato la guardia nonostante lo svantaggio, l’abbiamo ribaltata e meglio di così non si poteva fare».

E ancora il tecnico, sulle scelte (vedi Rabbi e Contiliano): «Questo fa capire quanto io tenga a questo gruppo. Sono orgoglioso di questi ragazzi. Tutti spingono, tutti ci credono e tutti stanno cercando di dare una mano alla Spal per portare a casa il risultato della salvezza. Ci manca ancora almeno un punto, ma giocheremo col Pineto in casa nostra e non vogliamo fare tanti calcoli. Il gruppo è stramotivato, abbiamo capito che bisogna lavorare in un certo modo. Dal mio ritorno abbiamo visto partite anche migliori, ma qui si vede che c’è voglia di stare sul pezzo e di non mollare mai. Tutti danno l’anima: chi gioca e chi poi subentra dalla panchina. Alla lunga, poi, con la qualità ci si esprime anche bene qualitativamente. E cito la giocata di Edera sul gol dell’1-2».

Il mister ha dedicato un pensiero anche agli oltre 200 tifosi giunti a Chiavari: «Quando sono tornato – spiega – ho detto alla squadra che avremmo dovuto recuperare il nostro valore, il rapporto con una tifoseria che quest’anno ha sofferto tanto, ma anche di recuperare quello con la società perché anche il presidente soffre e ci tiene. E oggi (ieri; ndr) che è il suo compleanno sono felice sia arrivato questo regalo».

Compattezza globale, evidenziata dall’allenatore che ribadisce la bravura dei suoi giocatori: «Potrei citarne tanti, ma dico tutti: dal capitano che è Antenucci, dagli altri capitani che abbiamo fino al 2006 Rao. Questa stagione era iniziata con un altro obiettivo, non siamo riusciti a rispettare la posizione teorica dei primi 5-6 posti della classifica, ma da quando son tornato abbiamo fatto 10 risultati utili su 12 uscite. I ragazzi hanno capito come portare a casa i punti in serie C. Ora il gruppo si sente forte e ci stiamo riprendendo un po’ quei valori che erano inespressi».

Poi parola a Valentini, stavolta capitan vista l’assenza di Antenucci e decisivo nel ristabilire la parità: «Abbiamo voluto fortemente questa gioia per noi e per i nostri tifosi. Ci tenevamo tantissimo per la classifica e per quello che abbiamo fatto nell’ultimo periodo. A tratti abbia sofferto, ma questo è il calcio e la cosa che conta è aver portato i tre punti a casa. Il mio gol? È stato molto importante pareggiare, una sorta di carica d’energia riversata sull’inizio della ripresa. All’Entella ho segnato tre volte con tre maglie diverse, diciamo che mi porta bene giocare in casa loro (ride; ndr)».