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Calcio serie C

Spal, lo stallo continua

Alessio Duatti
Spal, lo stallo continua

A 49 giorni dall’ultima gara di Olbia il silenzio della società preoccupa. Zilli perplesso sui social per la mancata conferma del diritto di prestito

15 giugno 2024
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Ferrara C’è un immagine abbastanza esemplificativa del cupo, piatto e preoccupante momento spallino. Quella postata direttamente da Massimo Zilli sul suo profilo Instagram: tonalità priva di ogni colore, mani sul viso, sguardo verso il cielo e chiara espressione di (forte) rammarico. Il messaggio dell’attaccante di proprietà del Cosenza è chiaro, nonché riferito al mancato diritto esercitato dalla Spal nei suoi confronti. E attenzione, non si sarebbe trattato di un vero e proprio riscatto/acquisto definitivo (con impegno economico sul cartellino), ma semplicemente della possibilità di prolungare per un’altra stagione il prestito del 2002 a Ferrara (da settimane la punta aveva dato disponibilità). Corsia prioritaria tuttavia persa allo scadere della penultima mezzanotte trascorsa e rimando di ogni considerazione verso lo stesso Zilli posticipata alla nomina del nuovo direttore sportivo di via Copparo. Se ne riparlerà più avanti, in particolar modo se il Cosenza si renderà ancora disponibile a definire con le medesime condizioni, ma soprattutto occhio perché in questi giorni chiunque potrà farsi vivo col club calabrese o con chi cura gli interessi del giocatore per una proposta libera.

Le ripetute non mosse di via Copparo preoccupano e per certi versi lasciano un sentimento tutt’altro che consolatorio o di fiducia alla piazza. Se la scorsa estate, dopo le scintille della retrocessione, era stata contraddistinta dai lunghi silenzi di Joe Tacopina, questa si sta rivelando ancor più complessa, ma anche difficile da comprendere e accettare.

Sono passati esattamente 49 giorni dall’ultima partita giocata a Olbia. Nonostante l’amarezza per aver mancato i playoff, le vibrazioni da fine stagione erano tutto sommato positive. Era stato immediatamente rinnovato il contratto a Bassoli. Tutto lasciava presagire un futuro certo assieme a Di Carlo e a quei pochi, ma validi, trascinatori dell’ultima fase di campionato (Dalmonte e Valentini, tanto per far due nomi) e l’idea di poter dar continuità per la stagione futura, prendendo slancio da quella appena terminata era un dolce pensiero provato dalla stragrande maggioranza del popolo e degli addetti ai lavori. Poi, il brusco risveglio con un paio di spie accese nel cruscotto di via Copparo. La Spal viene deferita e poi penalizzata di tre punti per alcune inadempienze economiche, Tacopina non proferisce mai parola – salvo intervenire su un sito specializzato di Palermo tornando a parlare di Lupo e De Rossi –, il direttore generale Di Taranto si trova da solo a gestire una quotidianità alquanto confusionaria ricevendo al tempo stesso la proposta di trasferirsi in serie B (scenario cesenate assai probabile). Definire “preoccupante” l’oggi è davvero usare un eufemismo. L’iscrizione al prossimo campionato di C è stata portata a termine soltanto nelle ultime ore dell’ultimo giorno utile. Per rimpiazzare Fusco si è aperto il solito casting allargato, diviso tra conoscenze, consigli e colloqui che al momento sembrano aver portato vicino a Ferrara Alex Casella (e di conseguenza, forse, anche mister Andrea Dossena) in attesa dell’imminente summit decisivo. Cambiamenti su cambiamenti e quel senso di smarrimento programmatico, con annessi timori riferiti alle possibilità di manovre economiche, che dovranno essere spiegati – con parole, ma soprattutto fatti concreti – la prossima settimana. Il tempo inizia a stringere e una piazza come Ferrara non merita di vivere un caos del genere.

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