Più altezza e forza per la Spal. Ecco il gigante Sottini e Ntenda
Centrale e terzino entusiasti: «È un club importante»
Ferrara Edoardo Sottini e Jean-Claude Ntenda non sono riusciti a imporsi (totalmente) nei settori giovanili di Inter e Juventus. Coetanei (entrambi nati nel 2002), hanno intrapreso percorsi differenti, le cui traiettorie sono finite per intrecciarsi adesso e tingersi di quel biancazzurro ferrarese chiamato Spal in questa nuova stagione 2024/2025.
«Sono due giocatori che alzano il livello della nostra rosa – garantisce il direttore sportivo Alex Casella – ; Sottini è un ragazzo che ha già fatto molto bene anche in serie B e personalmente avevo già provato varie volte a prenderlo con me. Vedo ottime prospettive anche per Ntenda, calciatore che può aumentare il nostro ritmo con la sua forza fisica e i suoi strappi».
L’esterno mancino Proprio il ragazzo nato a Champigny-Sur-Marne (banlieue a sud est di Parigi) ha espresso le sue prime impressioni da giocatore della Spal: «Sono consapevole di trovarmi in una bella società e in una squadra in cui credo di poter giocare. Le impressioni sono molto positive, penso che quest’anno si possano fare buone cose, lavorando al meglio e andando forte, come chiede sempre il mister. L’ingresso nel finale di partita a Perugia? Non è stato semplice, ero arrivato il giorno prima e non potevo essere in condizioni ottimali. È stata una prima esperienza, ma ora bisogna guardare avanti senza problemi».
Ntenda, a inizio carriera in quel di Nantes, occupava il ruolo di ala, mentre al suo arrivo in Italia è stato abbassato nel ruolo di terzino: «Posso fare entrambe le cose – dice –, non c’è un ruolo che preferisco. Oggi mi sento più difensore, ma sul mio conto deciderà il mister».
Infine, una pillola sull’esperienza vissuta alla Juventus: «Quando mi cercarono, non potevo dire no. Si tratta di un club importante, con una grande storia e lì ho vissuto momenti bellissimi, anche nell’ambiente della prima squadra, dove tutti mi aiutavano».
Il centrale Il gigante Sottini (un metro e 91 d’altezza) con la Spal ha firmato un triennale sino al giugno 2027: «Sono molto contento di essere qui. Indossare questa maglia – commenta – è un grandissimo onore. Per me questa è una sfida enorme: quando è arrivata la proposta, non ho esitato un solo istante. Vengo da un anno in cui non ho giocato tanto, dunque è anche un’opportunità di rilancio e di rimettermi in gioco».
E ancora il 22enne mancino bresciano di scuola Inter reduce dall’annata al Cittadella: «Tutti mi avevano parlato benissimo del mister e dello staff. I primi giorni sono stati molto positivi, il gruppo è sano e penso si possano fare ottime cose. Il mister chiede di avere personalità in ogni zona del campo, con l’idea di tenere sempre la palla e creare superiorità numerica sugli esterni».
Poi, sulla concorrenza e sulla condizione atletica: «Beh diciamo che in qualunque squadra forte e in qualsiasi piazza importante, come lo è questa, la concorrenza c’è ed è normale che ci sia. Io mi allenerò sempre al massimo e il mister farà le sue scelte. Intanto sono contento di essere qui e desidero mettere a disposizione le mie caratteristiche. Come sto? Atleticamente bene, poi è ovvio che serve un minimo periodo di adattamento ai ritmi degli allenamenti, che sono molto alti».l
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