Ante7, 40 anni e non sentirli: il bomber non vuole fermarsi
La doppietta con la Lucchese ha rilanciato le quotazioni del capitano. Se la Spal cambia, stuzzica l’idea di vederlo con Karlsson e El Kaddouri
Ferrara Gli anni passano, la voglia di trascinare (e di far gol) no. Mirco Antenucci, comunemente soprannominato “Lupo di Roccavivara” ha tutta l’intenzione di continuare a ululare per la sua Spal. Nella speranza che le eterne gesta dell’attaccante molisano possano esser accompagnate da prestazioni collettive decisamente migliori da parte dei colleghi di spogliatoio. Perché, come dice lui, “ai gol e alle doppiette baratterei sempre i punti per la classifica”. Parola di capitano, vero. Verbo di chi ha scelto, tra le innumerevoli voci estive, di rimanere incollato al campo verde di Ferrara per il famoso ultimo ballo della carriera. E la musica d’accompagnamento del maestro con la maglia numero 7 sulle spalle non potrà che toccare picchi elevati. Come ha ben mostrato il classe 1984 nel match tuttavia perso contro la Lucchese proprio nel giorno del suo compleanno numero 40.
Ante ha timbrato il nuovo corso… degli “Anta”, sfoggiando una prestazione energica e convinta: ha fatto reparto da solo, ha colpito per ben due volte quando ha potuto e ha sfiorato persino quella tripletta che sarebbe stata il regalo dei regali. Sulla torta del capitano sono invece rimasti “solo” gli incalcolabili auguri ricevuti dalla gente della Spal e dai tanti amici del calcio e della vita.
Personaggio universale, Mirco. Uno di quelli a cui non si può voler bene. Uno di quelli che nel mondo del pallone sarà sempre riconosciuto come un esempio da seguire. Riguardo il non semplice momento biancazzurro lui dice che “lo spirito c’è, ma bisogna continuare a lavorare per uscire dalle difficoltà”. Bisogna credergli e tentare di emulare il più possibile lo spirito della guida. Uno che in carriera ha giocato 737 gare, segnando 216 volte. 43 in maglia Spal (149 gare disputate), con la possibilità d’incremento prima del saluto finale.
Ora è tempo di rimaner focalizzati sul campo, dove Antenucci resta la speranza. Ha fatto svoltare Spal-Ascoli, nel deserto di Perugia è stato l’unico ad andare vicino al gol e ha quasi rimontato in solitaria la Lucchese. Il bomber va preservato, ma in questa Spal - ancora tutta da decifrare - non si può fare a meno di lui. Allora serve la giusta ricerca della miglior soluzione e mister Dossena ci starebbe facendo una pensata. In una condizione non ideale in termini d’organico sugli esterni offensivi, sarebbe interessante vedere una Spal col trequartista (El Kaddouri?) e la doppia punta. L’eventuale recupero di Karlsson sarebbe una manna dal cielo e il tandem con lo stesso Antenucci potrebbe risultare più funzionale del previsto. Caratteristiche e anima, al servizio della Spal.