Spal, al Mazza si alza ancora la contestazione
Striscioni espliciti, il due aste “Mai una gioia” e il coro “alé Moratti alé alé”
Ferrara Ironia e speranza. Dal coro “alé Moratti alé alé, tutti insieme, alé Moratti alé...” sulle note della più famosa pubblicità natalizia della Coca Cola, all’invito con toni perentori al patron Tacopina di vendere e andare via, senza risparmiare da critiche pesanti anche la squadra. Nel freddo pomeriggio, vigilia dell’Immacolata, in corso Piave, dove è in corso la partita tra Spal e Vis Pesaro, cala un gelo che sa di sentenza fra Curva Ovest e Spal, intesa in tutte le sue componenti principali. Una frattura che ormai è insanabile: già dopo lo smacco patito a Pontedera si era fatta avanti l’ipotesi di disertare gli spalti ieri al “Mazza”, idea poi tramontata. Di questo passo, però, la frattura non potrà che acuirsi. Il tutto nella speranza che quell’ipotesi che circola ormai da parecchie settimane possa trasformarsi in splendida realtà: ancora non è detta l’ultima parola. E alla fine i biancazzurri hanno pure perso. Intanto, ieri la Ovest ha salutato Paolo, mancato prematuramente in settimana.