La Spal a caccia del 13 in schedina con i playout
Nel doppio confronto con il Milan Futuro c’è tanto in palio, ma la posta è altissima solamente per i biancazzurri e la loro storia
Ferrara Il jackpot del “toto playout” del girone B è sempre più elevato, per Spal e Milan Futuro. Oggi si apre la prima settimana di passione per ciascun cuore biancazzurro. Ne seguirà poi un’altra ancor più elevata in termini di ansie, paure e speranze. Tutte emozioni naturali per chi si fa trascinare dall’amore per il calcio. Il tutto accompagnato da un chiaro obiettivo finale: centrare il “13” della vecchia schedina nelle ultime due decisive puntate di fine anno, dove in palio ci sarà la salvezza del calcio professionistico a Ferrara, problema che certo non riguarda la seconda squadra della società rossonera. L’attesa di Spal-Milan Futuro, eccola anche riassunta dall’1 al 13.
1 Cesare Galeotti (2002) e Lapo Nava (2004). Biancazzurri e baby rossoneri si aggrappano anche ai propri portieri. Entrambi presenti nell’ultima contesa al “Mazza”, mentre nel match d’andata avevano giocato Melgrati e Raveyre. Per “Gale” quest’anno sono arrivati quasi 2.000 minuti in 22 presenze. Nava – figlio di Stefano, difensore del Milan nei primi anni Novanta – risulta in gran spolvero (18 partite giocate in questo campionato) e uno dei pochi punti di forza del Milan Futuro.
2 I precedenti stagionali, terminati entrambi con una sconfitta per la Spal col medesimo punteggio (2-1). In ambo i casi sulle panchine c’erano i mister Dossena e Bonera, quindi vediamola come una statistica del passato, senza legami con quel che potrà succedere nei prossimi 10 e 17 maggio. Il 26 settembre 2024 a Solbiate Arno in gol erano andati Hodzic, Arena e Traorè. L’1 febbraio 2025 avevano timbrato Magrassi, Antenucci e Quirini.
3 Andrà assolutamente limitato, curato e possibilmente reso innocuo il forte esterno destro avversario. Una sorta di spettro per la Spal in questa stagione. Quirini ha già infatti segnato 3 gol ai biancazzurri: due con la maglia della Lucchese (sia all’andata che al ritorno) e uno con l’under 23 milanista, dopo il trasferimento nel mercato di gennaio.
4 A esser buoni, ma solo perché mancano ancora i due appelli finali, è il voto alla stagione spallina. Un vero e proprio disastro, preludio di un’altra più che possibile rivoluzione estiva nel board tecnico e nella rosa biancazzurra. Un’insufficienza grave, che può essere migliorata (rimanendo comunque sotto la linea del 6) o peggiorata in base a come andrà la doppia sfida del playout con il Milan Futuro.
5 Come le gare consecutive nel finale di campionato che hanno visto il Milan Futuro andare in rete. Per l’esattezza, ecco 3 gol al Campobasso, 2 a Sestri e Gubbio e 1 a Ternana e Vis Pesaro. Tantissimi i limiti difensivi della squadra lombarda, ma anche numerose le soluzioni per colpire gli avversari.
6 L’incrocio sarà anche clamoroso per la “reunion” da dentro o fuori con Massimo Oddo. Il tecnico è passato da Ferrara tra il San Valentino e il giugno del 2023. La sesta sconfitta in sella alla panca biancazzurra (0-1 con il Parma) era costata aritmeticamente la retrocessione in serie C. Tre vittorie e cinque pareggi, i restanti risultati dell’allenatore pescarese in quell’infelice periodo vissuto in un ambiente già assai compromesso al suo arrivo.
7 Mirco Antenucci. Ci sarebbe poco altro da aggiungere, in attesa delle sue due ultime partite su un campo di calcio (facendo minutaggio potrà arrivare a 185 presenze in maglia Spal). Contro il Milan Futuro ha segnato quest’anno il suo decimo gol (il successivo al Campobasso chiude per ora la lista) e chissà che il Lupo di Roccavivara non possa replicare con un’altra perla delle sue. Gli altri giochino anche per non rovinare il finale di un gigante della storia biancazzurra. La responsabilità è elevata.
8 È il numero di maglia di Omar El Kaddouri, una delle tante delusioni di quest’annata, anche perché su di lui le aspettative erano elevate. Discorso che vale anche per Zammarini, Radrezza, Bidaoui, Karlsson e Rao. Ce ne sarebbero diversi altri da citare, ma con minor potenziale (inespresso) nel proprio bagaglio.
9 Lo ha sulle spalle il giovanissimo (2008) Francesco Camarda, che tuttavia sarà costretto a guardare la doppia sfida dalla tribuna. Il Milan Futuro, così come previsto dal regolamento, dovrà fare a meno di lui e di Alex Jimenez (ormai titolare in pianta stabile con la prima squadra del Diavolo). Oddo potrà, invece, contare su Davide Bartesaghi, che ha raggiunto in extremis le presenze necessarie per essere inserito nella lista dei convocabili.
10 Il numero della qualità, dell’estro, della fantasia. Nulla di tutto ciò. La Spal di mister Francesco Baldini ha trovato la sua quadratura e si andrà a giocare la propria vita sportiva favorendo la quantità, la solidità e la compattezza, che qualcosa ha fruttato nel finale di stagione regolare. Nelle ultime 4 partite sono stati subiti solo 2 gol. Sarà ballottaggio tra Awua, Nador e Paghera per comporre la cerniera titolare del centrocampo.
11 Sono stati i pareggi stagionali della Spal (13 quelli del Milan Futuro). Le squadre condividono poi il numero delle sconfitte (18). Grazie al miglior piazzamento nella classifica finale, la Spal si è guadagnata la possibilità di salvezza nel caso di parità nel punteggio aggregato, tra risultati e marcature, nella doppia sfida.
12 È sempre il numero della Curva Ovest, feudo della passione spallina, che si trasformerà in una bolgia nella contesa di ritorno. L’andata al “Felice Chinetti” di Solbiate Arno sarà disertata dagli ultras organizzati, che nella riunione di domani sera al Factory di via Poledrelli spiegheranno la propria posizione, daranno motivazioni e si apriranno al confronto rispetto alla scelta di non presenziare alla trasferta in casa di una “squadra B”.
13 Maggio… 2017. Sono passati ormai 8 anni dallo storico pomeriggio del “Liberati”. A Terni, sempre con capitan Antenucci protagonista, c’era una (grande) Spal capace di far sognare ed emozionare un intero popolo, riportandola in serie A dopo 49 anni. Ripensare oggi a quei momenti, genera un mix di emozioni difficili da descrivere. Il presente è tutt’altra cosa, ma purtroppo con esso vanno fatti i conti. Il jackpot di questa stagione 2024/2025 è troppo delicato per non essere centrato. Sì, si tratta di un dovere, anche nei confronti della storia di questo club.