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Playout serie C

È biancazzurra la notte della verità. La Spal scongiura il disastro e si salva

Alessio Duatti
È biancazzurra la notte della verità. La Spal scongiura il disastro e si salva

La doppietta di Molina concretizza la “remuntada”: il Milan Futuro va al tappeto

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Ferrara La Spal indossa l’abito giusto nella notte più importante dell’annata e salva la categoria con una “remuntada” in salsa argentina capace di mandare in totale estasi il popolo estense. Sarà, dunque, serie C anche il prossimo anno ma già da oggi sarà doveroso mettersi al lavoro per evitare di ripetere le tribolazioni patite in questa stagione.

Baldini corregge la formazione di Solbiate con diverse mosse che si riveleranno vincenti: dal primo minuto si vedono Awua, Mignanelli, Karlsson e Zammarini. Il “Mazza” è letteralmente un catino bollente d’amore per la Spal e un immediato effetto di timore reverenziale sui giovani del Milan Futuro viene generato dopo soli 11 secondi, quando Parigini (in fuorigioco) sfiora il palo: boato “british” e tutti avanti a testa bassa. L’ex Cerignola è scatenato e prima del 10’ scalda i guantoni a Nava. Gli ospiti dell’ex Oddo vanno al tiro dalla distanza, risultando tuttavia assai innocui. La Spal è sul pezzo, si vede e al 22’ trova il giusto punto dell’1-0: tutto nasce da un recupero alto di Nador, palla per la freccia Parigini, rimorchio verso il piatto di Awua e traiettoria vincente firmata Molina (al posto giusto, nel momento giusto). Gli oltre 10mila di corso Piave generano un boato che non si sentiva da anni. Il match diventa sempre più incandescente e l’arbitro fatica a gestire diverse situazioni. Un fallo non fischiato al limite dell’area di rigore genera le veementi proteste del ds Casella (espulso). I ritmi si mantengono elevati, le operazioni continuano a esser comandate dalla Spal ma un’incomprensione tra Nador e Galeotti fa mettere un po’ il naso fuori al Milan Futuro. Succede, poi, che Molina s’inventa la giocata delle giocate: “golazo” del puntero argentino, capace di infilare Nava con un sinistro a giro di quelli che si vedono in categorie superiori. Il 2-0 sotto la Ovest accentua ancor di più il “sound” di un “Mazza” in versione serie A dove tutti sono coinvolti nella manifestazione di spinta e d’amore. Bruscagin di testa flirta col tris, ma la palla esce. Il primo tempo si chiude con il provvidenziale salvataggio di Galeotti su Traorè (prima, in qualche modo, pezza messa su Alesi).

Ci sono 15 minuti per tirare il fiato e dirsi di “continuare così”. Nella ripresa i baby avversari si riversano nella metà campo biancazzurra (Sia va al tiro, ma nulla di che) e nell’ultima mezz’ora c’è spazio anche per D’Orazio. I battimani dello stadio accompagnano la solida resistenza spallina. Dalla panca entrano anche Paghera, Ntenda e... l’acclamatissimo Antenucci. Che confeziona subito due ottime giocate per Awua e D’Orazio. L’happy ending è servito: la Spal è salva e il suo capitano può chiudere con un dolce sorriso!