La Nuova Ferrara

Sport

La situazione

Spal, i cinque nodi da sciogliere: budget, mister, diesse e Ante7

Alessio Duatti
Spal, i cinque nodi da sciogliere: budget, mister, diesse e Ante7

I macro-temi che la proprietà dovrà affrontare subito se vuole costruire. Tanti punti interrogativi. Tra cui anche quello relativo al settore giovanile

3 MINUTI DI LETTURA







Ferrara Si contano sulle dita di una mano, è vero. Ma in tal caso l’accezione non è per nulla riduttiva perché le cose da fare sono tante, ma anche delicate. La Spal ha davanti a sé almeno 5 nodi (intrecciati fra loro) da sciogliere il prima possibile. Col dovere di evitare quei temporeggiamenti che nelle ultime stagioni, di questi tempi, suonavano già come primi campanelli d’allarme rispetto a una programmazione complessa, confusionaria e che avrebbe portato a contraddizioni letali.

Lato economico

Conti e budget restano due “keyword” di rilievo, nel club che Joe Tacopina ha annunciato di voler mantenere assieme al suo socio Marcello Follano. La permanenza in C permetterà di proseguire sulla linea di riduzione graduale del debito complessivo. Il dg Luca Carra, da diverso tempo, lavora al piano della sostenibilità e a quanto pare i numeri starebbero iniziando a tornare. Va tuttavia capito se ci saranno risorse libere da investire sulla parte sportiva o se ci si dovrà attenere a un determinato budget di autofinanziamento votato alla maggior prudenza.

Diesse

Tacopina, poi, cosa deciderà di fare con Alex Casella? Le tante, troppe, scelte sbagliate di questa stagione sono oggettive e anche il rapporto con la piazza non è dei migliori, vuoi anche perché Casella la faccia ce l’ha messa più volte, passando talvolta per sbruffone o presuntuoso. In questi casi il cambiamento è pressoché automatico. Tuttavia tra l’avvocato newyorkese e il ds sarebbe nato un feeling umano e professionale non di poco conto, che va tenuto in considerazione ai fini della decisione finale.

Mister

Sia Francesco Baldini che Andrea Dossena hanno ancora un anno di contratto alla pari dei loro staff. Aspetto che pesa (e non poco) sulle casse biancazzurre. Il tecnico di Massa attende lumi sul suo futuro. Il suo percorso alla Spal è stato tutt’altro che entusiasmante, ricco di avversità e al di sotto delle aspettative. Baldini non ha fatto bene, ma anche in questo caso non lo si può considerare esonerato.

Vivaio

La Spal dovrà anche chiarire il prima possibile le strategie e i relativi budget da dedicare al proprio settore giovanile per mantenerlo appetibile, competitivo ma soprattutto futuribile per i ragazzi. Si tratta di un patrimonio rimasto a galla anche nell’ultima stagione in virtù della buona gestione firmata Max De Gregorio. Capace di coordinare il reparto organizzativo e di far rendere al meglio i vari staff tecnici (ricordiamo la bella sorpresa di Eros Schiavon). La voce “vivaio” - con annesse specifiche sulla gestione e l’accoglienza del convitto di via Fabbri - dovrà esser vagliata al meglio per comprendere la distribuzione delle risorse.

Capitano

Mirco Antenucci ha lasciato il calcio giocato, sommerso dall’abbraccio della sua gente e dei giovani della “cantera” spallina. Il club non potrà pensare di fare a meno di uno come lui dalle parti di via Copparo. Il “Lupo di Roccavivara” ha già seguito un corso da direttore sportivo, come da sua stessa ammissione, e avrebbe il desiderio di crescere da questo punto di vista. Chissà se un primo inserimento non possa proprio passare dal settore giovanile della Spal. Potrebbe essere un’ottima condizione di crescita, utile e quindi diversa dall’eventuale ruolo - ipotizzato da alcuni - di semplice “uomo immagine” del club nei confronti della città. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA