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Calcio serie C

Spal, a piedi a San Luca: fioretto salvezza esaudito

di Alessio Duatti
Spal, a piedi a San Luca: fioretto salvezza esaudito

Si sono cimentati Antenucci, Bassoli, Bruscagin, Arena, D’Orazio e Fiordaliso

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Ferrara Capitan Mirco Antenucci, alla vigilia della sfida di ritorno contro il Milan Futuro, aveva detto “farei di tutto” (pur di vincere e di salvare la Spal). Ma probabilmente il totem biancazzurro sapeva già quale sarebbe stata la penitenza. Perché il patto con l’amico Bassoli – e altri stretti rappresentanti dello spogliatoio – era già stato sigillato con una stretta di mano da rispettare al primo giorno utile, nonché successivo al rompete le righe. Si è trattato di un fioretto, definito da molti anche “voto”. Ormai abitudine di tanti sportivi che pur di tagliare un traguardo sperato, sofferto e decisivo, mettono sul piatto uno sforzo fisico da rispettare (con estremo piacere).

Di esempi da fare ce ne sarebbero tanti, ma non si possono non citare le pedalate di Guidolin (sullo Zoncolan, ai tempi dell’Udinese), Nicola (a risalire l’Italia da Crotone alla sua Torino) e Pioli (da Parma al Passo della Cisa). I biancazzurri di oggi hanno firmato il loro patto per la salvezza della Spal percorrendo la meravigliosa salita di San Luca a Bologna. Protagonisti del fioretto, oltre al capitano, sono stati Bassoli, Bruscagin, Arena, Fiordaliso e D’Orazio. Grandi amici anche fuori dal rettangolo di gioco, uniti in un momento simbolico di fine stagione, a desiderio realizzato, con le rispettive strade professionali destinate a dividersi (quasi tutte) a stretto giro di posta. Una camminata di piacere, vissuta tra chiacchiere, sorrisi e nemmeno troppa fatica visto che si sta parlando di professionisti abituati a determinati sforzi. Zaino in spalla dove custodire gli effetti personali, i sei calciatori spallini hanno voluto raccontare la loro ascesa anche attraverso le storie di Instagram a cui hanno affidato la narrazione di una insolita mattinata in compagnia.

E proprio tramite i social si percepisce l’unità di intenti del gruppo spallino: «Un unico obiettivo condiviso, messo a davanti a tutto», scrive proprio Bassoli che nell’ultimo periodo non ha trovato grandi soddisfazioni personali, ma che ha a lungo lavorato sottotraccia per il bene della squadra. «I ragazzi», posta Fiordaliso con un cuore nel pubblicare la foto dei sei pellegrini arrivati al santuario. Salvezza e salita, anche questa è vita. l