Contestazioni e affanni. Il ds Federico: «Involuzione inspiegabile Adesso siamo vulnerabili»
Ars et Labor, il post partita dopo il pari contro il Sant'Agostino: «Mister in bilico? Non facciamoci prendere da isterismi»
Rovigo A causa della delicata situazione che si sta venendo a creare in casa Ars et Labor, il primo a parlare nel post partita è il diesse Sandro Federico: «Ora dobbiamo analizzare il motivo per il quale abbiamo avuto questa involuzione nelle ultime partite. È assurdo vedere questo calo di prestazioni in una squadra che fino a pochi giorni fa macinava gioco. Ci potrebbe essere anche un po’ di fatica, perché i ragazzi non sono abituati a tutte queste partite. Adesso siamo qui per capire dove intervenire e come migliorare. Pensavamo di aver intrapreso un certo tipo di percorso: con una squadra solida in difesa e forte in attacco, oggi invece siamo abbastanza vulnerabili».
Il direttore ha poi spiegato cosa è successo dopo il fischio finale, con diversi tifosi che sono andati a muso duro contro la dirigenza presente in tribuna: «Io capisco e comprendo i tifosi, è comprensibile che ci sia una reazione di questo tipo. So che c’è una voglia matta di andar via da questa categoria, ma dobbiamo farlo insieme. Sapevamo che non sarebbe stato facile, dobbiamo fare di più per incontrarli e tirarci fuori da questa situazione».
A seguire è stato chiesta se la fiducia nel mister sia ancora intatta, visto che parte della piazza sta iniziando a perderla: «Ora non è il momento di farsi prendere dagli isterismi, in questo momento non avrebbe senso cambiare. Io sono per lavorare e ragionare, senza prendere decisioni affrettate. Ora dobbiamo parlare coi ragazzi ed entrare nella loro testa, ma ripeto, comprendo lo stato d’animo dei tifosi».
Visto il brutto momento di forma, c’è stata anche l’occasione di ritornare sul tema della costruzione della rosa: «Davanti abbiamo tanti giocatori che hanno tanti gol nel Dna. Non possiamo prendere nuovi attaccanti ogni mese. Faremo valutazioni su tutta la squadra, se ci sarà da fare qualche correzione la faremo. Lo stesso Gabriele Mazza ha fatto vedere di poter essere un attaccante di questa squadra. Abbiamo Gaetani e Senigagliesi sulle fasce, Carbonaro che sembra aver finalmente trovato una buona condizione. L’arrivo di un altro non risolverebbe tutti i problemi, ho grande fiducia in questo gruppo, fino a dieci giorni producevamo senza concedere nulla. Forse i ragazzi sentono un po’ la pressione, ma chi viene a Ferrara deve sapere che qua si vuole tornare subito a certi livelli. Non è per forza l’attaccante strutturato e forte fisicamente a permetterti di segnare. Io credo tanto nell’organizzazione e nella costruzione, purtroppo la squadra sta facendo fatica proprio in questo nelle ultime partite. La squadra è stata costruita per giocare, coi lanci lunghi non si va lontano. Dobbiamo costruire e creare di più degli avversari. Vediamo se ci sarà qualche occasione, ma l’organico a disposizione è forte, si è visto anche nella partita col Mezzolara, dove non abbiamo segnato per puro caso».
