Ars et Labor, chiusura in deficit. Spicca il pericolo gol in trasferta
Biancazzurri bene nelle marcature, pesano le frequenti sbavature difensive
Ferrara Alla fine, in questo benedetto sport, i numeri sono sempre quello che conta più di ogni altra cosa. Restano una cosa semplice, il pallone e i suoi traguardi. Inutile andarli a complicare nelle varie situazioni che li compongono: la lettura di cifre, dati e statistiche non sarà mai un testo sacro definitivo. Ci mancherebbe. Ma aiuta a far luce e in momenti di pausa – esattamente come quello corrente – permette di avere un bel quadro di quanto fatto fino a questo momento della stagione.
A Natale si mangia, si sta insieme, si festeggia, ma si può anche prendersi il tempo per pensare a mente fredda a quanto fatto.
La classifica con cui l’Ars et Labor sta salutando il 2025 non può definirsi soddisfacente, pur con tutta la possibilità vigente di realizzare l’obiettivo finale. Traguardo che resta lì, a portata di mano, pur fra sacrosante critiche ma altrettante speranze. La compagine di mister Di Benedetto ha girato la boa nelle gelide acque invernali con 34 punti, due in meno rispetto ai rivali bolognesi del Mezzolara. Il fieno è finito in cascina grazie a 10 vittorie e 4 pareggi, mentre 3 sono state le sconfitte patite. Dalle parti di Budrio, invece, la capolista si è goduta quella vittoria in più, che fa il paio con un pareggio biancazzurro e segna la differenza. Il numero degli scivoloni risulta essere 3 anche per il Mezzolara. Le due corazzate sono comunque le uniche che al termine del girone d’andata hanno toccato la doppia cifra di partite vinte.
In casa ferrarese il vero peccato sono state le cadute interne con la Fratta Terme e il Pietracuta, oltre a quella in trasferta con il Medicina Fossatone. L’Ars et Labor non ha mai pareggiato al “Paolo Mazza”: tutti e quattro i segni “ics” sono arrivati in trasferta e precisamente a Solarolo, Mezzolara, Rovigo con il Sant’Agostino e Faenza. Occhio, in tal senso, al preoccupatissimo score delle marcature subite. Fin qui sono state complessivamente 12 e generalmente non sarebbe nemmeno male (solo il Mezzolara, appunto, ha fatto meglio con 8 centri al passivo). Ma di queste 12 ben 6 sono finite nel sacco spallino nelle ultime 3 esterne (equamente divise con 2 bersagli a partita): nel derby con i Ramarri, poi a Castel San Pietro col Sanpaimola e poi a Faenza. Due di queste sfide la squadra è stata capace di pareggiarle in extremis e una è stata vinta sempre allo scadere, ma che rischi! In precedenza – tra Ferrara e le “away” – si era fatto meglio, perché comunque sono stati complessivamente 9 i clean sheet del girone d’andata. Anche l’ultimo centro subito in Coppa lontano da casa ha accentuato il campanello d’allarme della fragilità esterna.
Anche nel dato delle marcature siglate c’è chi ha fatto meglio della truppa estense, attestatasi a quota 29: si tratta della Sampierana con 30, ma va detto che dalle nostre parti si è segnato di più rispetto al Mezzolara (25). La classifica marcatori di via Copparo a oggi è la seguente: Carbonaro 7, Cozzari e Senigagliesi 4, Gaetani e Malivojevic 3, Gabriele Mazza, Moretti e Prezzabile 2, Iglio e Ricci 1.
Nei rivali che verosimilmente si giocheranno la vetta fino alla fine con l’Ars et Labor spicca soltanto Derjai con 6 reti (il secondo miglior realizzatore del Mezzolara è Fabretti con 4 marcature).
Dopo queste prime 17 giornate la fotografia della classifica parla parecchio romagnolo, nonostante i primi due posti. Il Sant’Agostino è la seconda delle ferraresi: i Ramarri al momento occupano il decimo posto – campionato sufficiente – con 22 punti figli di 6 vittorie e 4 pareggi (7 ko completano il bilancio fatto anche di 23 gol fatti e 27 subiti). La Comacchiese viaggia alla media di un punto esatto a partita (17) in zona playout: la buona notizia per i rossoblù arriva dalla tenuta difensiva (solo 18 al passivo), mentre il vero problema sono i soli 11 gol fatti (solo l’Osteria Grande con 10 ha fatto peggio). Infine il Mesola, fanalino di coda con 12 punti, ma con la salvezza ancora nel mirino visto il piccolo gap con le avversarie. La compagine castellana ha vinto meno di tutte (2 volte) e ha subito più di chiunque altro nel girone B (32 reti al passivo).
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