La Nuova Ferrara

Il percorso

Pasolini, Bassani e Testori? Una mostra a Ferrara li celebra

Pasolini, Bassani e Testori? Una mostra a Ferrara li celebra

Il legame culturale sostenuto dalla mostra che apre domani all’Ariostea. Documenti e filmati inediti nella scia della grande corrente padana

02 aprile 2023
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Ferrara Un percorso interdisciplinare attraverso documenti inediti e filmati di tre grandi intellettuali (Pasolini, Bassani, Testori) e del loro maestro, Roberto Longhi. Dalla Ferrara di Cosmè Tura ed Ercole de’ Roberti al milanese Caravaggio, una linea espressiva “padana”, teorizzata da Longhi e realizzata in tutti i campi da tre protagonisti del Novecento.

La Fondazione Ferrara Arte e il Servizio Musei d’Arte in collaborazione con il Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara presentano la mostra-dossier “Arte e letteratura nel nome di Roberto Longhi. Bassani, Pasolini, Testori”, allestita nei suggestivi spazi della sala Ariosto della Biblioteca Ariostea, in via Scienze.

Punto di partenza dell’esposizione è la Ferrara di Cosmè Tura, Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti, i pittori ai quali Longhi nel 1934 dedica l’Officina Ferrarese, saggio scritto in occasione della mostra allestita l’anno precedente per il quarto centenario dalla morte di Ludovico Ariosto. Nello stesso anno, Longhi assume la cattedra di storia dell’arte medievale e moderna all’Università di Bologna e apre il suo corso con i famosi Momenti della pittura bolognese ed emiliana, in cui ripercorre la storia della civiltà artistica emiliana dal 1300 fino a Giorgio Morandi, da lui consacrato come «uno dei migliori pittori viventi d’Italia». Ferrara e Bologna, nella loro diversità storica, possono essere considerate variabili culturali della “Padanìa”, neologismo coniato da Longhi e ampiamente ripreso dall’allievo Francesco Arcangeli per indicare la dimensione estetica della civiltà artistica padana, che dalla Bologna di Morandi e dalla Ferrara di Tura si estende fino al Piemonte e alla Lombardia dei pittori cari a Giovanni Testori, raggiungendo l’apice nella Milano di Caravaggio.

E di fatto, alla “nazione culturale” padana, appartengono anche gli autori sui quali la mostra vuole far luce: Roberto Longhi (Alba 1890 – Firenze 1970), Giorgio Bassani (Bologna 1916 – Roma 2000), Pier Paolo Pasolini (Bologna 1922 – Roma 1975) e Giovanni Testori (Novate Milanese 1923 – Milano 1993), infatti, nascono, maturano, si muovono, agiscono, producono in quest’area geografica ed estetico-culturale. L’esposizione accompagna il visitatore in un viaggio che, tra Bologna e Ferrara, ripercorre gli anni della formazione culturale di Bassani e Pasolini discepoli di Longhi, spaziando fino alla Milano di Testori e Caravaggio e alla Roma di Pasolini, ispirato alle indagini longhiane sui pittori della realtà in Lombardia. Frutto di accurato lavoro di ricerca d’archivio, lettere, manoscritti, fotografie, disegni e filmati d’epoca, testimoniano il denso scambio tra alcuni dei protagonisti della vita culturale italiana del ’900, gettando le basi per future ricerche. Suddivisa in dieci sezioni tematiche che esemplificano la varietà delle connessioni tra Longhi e gli allievi diretti (Arcangeli, Pasolini, Bassani) e indiretti (Testori), l’esposizione comprende una presentazione generale del profilo di maestro e allievi, dei quali si considerano i punti di contatto col magistero longhiano, così come le reciproche relazioni biografiche e intellettuali. Adeguato risalto è dato ad approfondimenti su questioni di rilevanza sociale quali la censura alla quale furono sottoposti Pasolini, Testori e indirettamente Bassani, e a focus di natura artistica, come quello su Francis Bacon. Accompagna il tutto un catalogo con saggi di Vittorio Sgarbi.

Per l’inaugurazione di domani alle 12 consigliata la prenotazione via mail a comunicazione.ferrararte@comune.fe.itl

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