La Nuova Ferrara

Il concerto

Laurie Anderson al Ravenna Festival per l’unica data italiana

Laurie Anderson al Ravenna Festival per l’unica data italiana

L’artista mercoledì al Pala De André, domani La Barbara protagonista al Rasi

04 giugno 2023
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Ravenna Sarà Laurie Anderson, musicista, narratrice e protagonista dell’avanguardia newyorchese, ad inaugurare la nuova edizione del Ravenna Festival. Mercoledì sera alle 21.30 al Pala De André (viale Europa, 1), infatti, si terrà l’unica tappa italiana del tour “Let X = X”.

Sul palco con lei ci saranno i Sexmob di Steven Bernstein, splendidi veterani della scena downtown di New York. Una serata per dimostrare come la ricerca di nuove forme espressive, tanto quanto la grande avventura dell’umanità alla scoperta delle regioni siderali, non finisca mai. D’altronde, come afferma Laurie Anderson in una canzone, “il linguaggio è un virus proveniente dallo spazio profondo”… e farsene contagiare è un (elettrizzante) incontro ravvicinato del terzo tipo.

Al centro dell’esclusivo appuntamento a Ravenna c’è il brano “Let X = X”, parte dell’album capolavoro “Big Science” (1982), felice sintesi minimalista tra Steve Reich e Robert Ashley che liofilizza il teatro d’avanguardia nel lessico della pop-music. Allo stesso album appartiene, per intenderci, “O Superman”, singolo di straordinario successo che ha segnato la consacrazione dell’artista sulla scena internazionale e in otto minuti distilla il potere straniante della sua musica, che sa essere sinistra e inquietante quanto ironica o poetica. Come quando “Let X = X” fa seguire alla diligente solennità di tastiere, marimba e hand clap la voce di un trombone che sembra aver smarrito la strada. Accanto a canzoni tratte da Big Science e altri album – tutte reinventate grazie alla complicità dei Sexmob – lo spettacolo include la rilettura di un paio di brani di Lou Reed (che Anderson ha sposato nel 2008), tra cui l’ultima traccia del suo ultimo disco, “Junior Dad”, ma anche momenti affidati all’improvvisazione e al dialogo fra gli artisti. Come ha raccontato in una lunga intervista a Cbs News: «Non sono il tipo di artista che vuole rendere il mondo un posto migliore. Non è il mio scopo, proprio per nulla… eccetto, magari, in segreto».

L’anteprima Domani sera alle 21 al teatro Rasi di Ravenna (via di Roma, 39) si tiene “Voice is the original instrument: Joan La Barbara, intrepida esploratrice della voce”. “Voice Is the Original Instrument” è il titolo del primo album di Joan La Barbara, inciso nel 1976 per la Wizard Records; ma è anche il credo a cui l’artista ha consacrato il suo intero percorso artistico, segnato dalla ventennale collaborazione con John Cage e dedicato all’appassionata esplorazione delle potenzialità della voce. “The Voice Is the Original Instrument” non poteva che essere anche il titolo dell’appuntamento di domani quando Joan La Barbara propone due sue creazioni: Solitary Journeys of the Mind esplora la composizione in tempo reale, a cavallo tra emissione sonora, lingue immaginarie e incursioni fantasmagoriche, mentre Windows è una “pittura sonora” ispirata a Joseph Cornell, Virginia Woolf, Antoni Gaudi, Frank Lloyd Wright. Al termine della doppia performance, che dialoga con l’attività della scuola di vocalità e centro internazionale di studi sulla voce che ha trovato sede a Palazzo Malagola, l’artista conversa con Franco Masotti, co-direttore artistico di Ravenna Festival. Info e programmi: www.ravennafestival.org.l

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