La Nuova Ferrara

La collezione

Cento, cinquant’anni di passione per i fumetti: «I Supereroi non mi stancano mai»

Samuele Govoni
Cento, cinquant’anni di passione per i fumetti: «I Supereroi non mi stancano mai»

Massimo Superbi, una collezione da oltre sessantamila volumi

06 dicembre 2023
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 Cento Massimo Superbi ha sessantadue anni e da cinquanta legge e colleziona fumetti. Ha iniziato da bambino divorando le avventure dei supereroi americani portate in Italia dalla mitica Editoriale Corno, e poi non ha più smesso. «Ho cominciato con i Fantastici Quattro poi sono arrivati Spider-Man, Thor, Capitan America... ma loro restano i miei prediletti. Ho sempre preferito i trionfi di gruppo ai successi dei singoli». Massimo si affeziona subito a quelle storie così avvincenti che arrivano da oltreoceano. Albo dopo albo la sua camera inizia ad ospitare sempre più "giornalini", come venivano chiamati una volta, e negli anni Ottanta approda per la prima volta alla fiera del fumetto di Modena. «Mi si aprì un mondo, non avevo mai visto niente di simile. Con alcuni amici partivamo e passavamo ore a spulciare tra centinaia di espositori. All’epoca - ricorda - le fiere del fumetto non erano un appuntamento consolidato e diffuso come oggi; ogni volta era un’avventura». La raccolta di storie procede a ritmi serrati. Fino alla fine degli anni Novanta del secolo scorso Superbi è "solo" un collezionista poi, a cavallo tra il vecchio e nuovo millennio, decide di gettare il cuore oltre l’ostacolo e passare (anche) dall’altra parte della barricata. Negozi «Con un amico, anche lui appassionatissimo di fumetti, abbiamo aperto Mister Fantasy, negozio attivo a Finale Emilia fino a un paio di mesi fa e lì - spiega - vendevamo storie di ogni tipo». Non solo supereroi Marvel, anche miti della Dc Comics (Batman, Superman, Flash, Lanterna Verde...) e fumetti italiani, dai mitici Bonelli (Tex, Zagor, Dylan Dog...) all’intramontabile Topolino. «Dopo qualche anno vissuto fianco a fianco decisi di tornare al mio vecchio lavoro e continuare ad occuparmi della vendita dei fumetti in maniera secondaria, passando qualche volta in negozio e partecipando soprattutto alle fiere». Al momento albi e fumetti, tantissimi anche originali americani, si possono trovare all’Isola dei Filati a Cento.

«Quando mia moglie ha aperto il negozio abbiamo deciso di destinare un angolo del locale a libri e fumetti ma a fine anno anche questo spazio chiuderà; è tempo di pensione». Superbi però continuerà a partecipare alle fiere e a vendere online, anche se il mercato è cambiato molto rispetto a una volta e non è che la nuova rotta gli vada proprio a genio. Mercato «Oggi ci sono sempre più persone interessate a singoli numeri, piuttosto che a intere collezioni. Io ho sempre preferito avere cicli completi, non ho mai cercato solo i numeri rari o di spiccato valore; quello per me è business, il collezionismo è un’altra cosa». Tra casa, negozio e magazzino possiede più di sessantamila fumetti. «Nelle scatole e sugli scaffali ci sono soprattutto supereroi americani ma anche tanti Diabolik e Bonelli... A Tex ho sempre preferito Zagor, forse perché anche lui è un po’ supereroe». Superbi si è specializzato nelle edizioni che vanno dagli anni Sessanta agli anni Ottanta, quello uscito dopo gli interessa poco. Lo prende per spirito di completamento ma non lo appassiona più di tanto. «Uno degli articoli a cui sono più affezionato è "La Marvelstoria dei Supereroi", un volume cartonato dell’Editoriale Corno del 1974. Ho impiegato anni per convincere il venditore a darmelo», sorride. Il mercato del fumetto da collezione non conosce crisi, ci si può imbattere in prezzi da capogiro.

«Noi in Italia abbiamo tre parametri che sono "ottimo", "buono" e "mediocre" che vogliono dire tutto e niente. In America invece hanno una vera e propria scala di valore che va da 2 che è il minimo a 9.8 che è il massimo. Recentemente ho visto alla fiera di Bologna il numero uno di Amazing Spider-Man, la prima stampa americana dal 1963 valutata 3.5, in vendita a 18mila euro. Sembra assurdo ma calato nel contesto quello è il suo prezzo». E basta fare un giro su eBay per vedere che i conti tornano. «Il collezionista è sempre in perdita, può rinunciare alle vacanze ma non al numero che desidera. È capace di risparmiare tutto l’anno per acquistare quel singolo fumetto ma questo vale anche per chi colleziona dischi o ha altre passioni analoghe. È una sorta di bellissima malattia». A differenza di chi compra in attesa di rivendere e di chi non legge nemmeno la storia per lasciare il fumetto nel cellophane, Superbi le avventure dei suoi supereroi le ha lette centinaia di volte. «Io sono un collezionista, di base acquisto e poi quando capita vendo o scambio ma non compro fumetti per guadagnarci, lo faccio perché me li voglio godere

dalla prima all’ultima pagina».