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Grattacielo di Ferrara ai raggi X. Ingressi incontrollati, tracce di degrado e spaccio

Grattacielo di Ferrara ai raggi X. Ingressi incontrollati, tracce di degrado e spaccio<br type="_moz" />

Viaggio nella Torre B. Le scale sono disseminate di rifiuti e la galleria di collegamento è punto di ritrovo per la vendita di droga

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Ferrara Sporcizia, impianti elettrici al limite della norma e qualche “cattiva frequentazione”. Entrare nel grattacielo di Ferrara ha un significato diametralmente opposto rispetto a quando, ben 70 anni fa, venne presentato il progetto per la costruzioni delle “Twin towers” ferraresi.

Un’idea nata da Gian Carlo Capra, architetto e vero punto di partenza dell’innovativa costruzione, al quale fece seguito il progetto di Sergio Delle Fratte e Luigi Pellegrin. L’inizio dei lavori avvenne nel 1957 e solamente un anno dopo le due torri, alte circa 68 metri, furono consegnate ai proprietari dei numerosi appartamenti: l’inaugurazione dell’immobile è datata 14 maggio 1958. Un contesto edilizio sorto su un'immensa area verde, un vero e proprio giardino a pochi passi dalla cinta muraria. Col passare degli anni lo sviluppo urbanistico della città ha indotto numerosi proprietari degli appartamenti a trasferirsi in altre zone e i numerosi passaggi di proprietà hanno favorito il subentro e la frequentazione di diversi personaggi ai margini. È sotto gli occhi di tutti la serratura volutamente danneggiata al fine di favorire ingressi incontrollati all’entrata della torre B, quella maggiormente esposta a certe frequentazioni. All’interno la tromba dei due ascensori, protetta da una rete metallica, è diventata un ricettacolo di cicche di sigarette, molto spesso lasciate cadere con le braci ancora accese con il conseguente odore di bruciato che induce a una richiesta di intervento ai vigili del fuoco.

Alcuni recenti aggiornamenti all’impianto elettrico sono stati eseguiti mediante l’apposizione di canaline esterne, molte delle quali risultano danneggiate, mentre alcuni sportelli di collegamento di altri impianti risultano aperti: «Lì viene nascosta la droga», indica un abitante. Nelle prime ore della giornata un rapido ingresso lungo le scale fa trasparire da subito quanto segnalato da alcuni residenti in merito alle cattive frequentazioni, in particolare nelle ore notturne, delle aree comuni condominiali: bottiglie rotte, rifiuti abbandonati, sporcizia e macchie di sangue fanno immediatamente capire quanto ci sia ancora molto da fare nella zona. La galleria di collegamento tra le due torri, un tempo sede di esercizi commerciali, rimane oggi un punto nascosto di scambio di “merce” anche in pieno giorno. Il tutto a pochi passi dalle cancellate recentemente sorte per delimitare l’area del parco “Coletta”, in una zona dove i furti di bicicletta e altri episodi di microcriminalità sono ancora oggi presenti.