I pescatori ferraresi e l’incontro con Papa Francesco: «Come i primi discepoli»
La sindaca di Goro: «Faticava, ma trasmetteva bontà». Paesanti (FedAgriPesca): «Parallelismo indimenticabile»
Porto Garibaldi e Goro Resta scolpito nel cuore dei pescatori delle marinerie di Goro e Porto Garibaldi il ricordo emozionante dell’incontro con Papa Francesco, avvenuto sabato 24 novembre 2024, nel corso di un’udienza privata, tenutasi nell’aula Paolo VI in Vaticano. Per l’occasione irripetibile, a seguito di invito pervenuto dall’Apostolato del Mare, aveva partecipato una delegazione composta da pescatori, molluschicoltori, rappresentanti delle associazioni di categoria, alla quale aveva preso parte anche la sindaca di Goro, Marica Bugnoli.
«A distanza di mesi, ripensando a quell’incontro - ricorda la prima cittadina di Goro -, avverto la medesima sensazione di allora. Quando il Papa entrò nella sala gremita e se ricordo bene eravamo circa 6mila persone, si percepiva quella sensazione di pace e di bontà emanata proprio da Francesco. Il Santo Padre ebbe una grande delicatezza e mostrò un grande rispetto nei nostri confronti. Aveva voluto entrare con le proprie gambe, benché non si potesse non notare la fatica. Ha poi iniziato la lettura ricca di parole profonde, pacate, ricche di significato per la situazione che la pesca stava e sta attraversando». Il Pontefice, nel suo intervento, ha ricordato che quello dei pescatori è il mestiere più antico al mondo e che da sempre richiede sacrifici e grande impegno, lanciando poi un messaggio ai giovani, per compiere, infine, un giro, in mezzo alla folla emozionata, dispensando caramelle ai bambini, stringendo le mani a chi era seduto più vicino al suo passaggio. «Io sono riuscita a stringere la mano a Papa Francesco, è stata un’emozione unica, che porterò sempre dentro di me - conclude Marica Bugnoli -; anche senza parlare, la dolcezza era nel suo portamento e nel suo sguardo». Anche Vadis Paesanti, vicepresidente FedAgriPesca Confcooperative Emilia-Romagna, ricorda con la stessa intensità l’incontro con il Pontefice, rimarcando come "avesse voluto raggiungerci deambulando con le sue gambe, aiutato dal bastone. La nostra delegazione ha apprezzato e fatto proprie le parole di Francesco, quando ha instaurato un parallelismo tra i pescatori di oggi e i primi discepoli di Gesù, scelti tra umili pescatori, invitandoli a seguirlo per diventare pescatori di uomini. È stato un incontro carico di attesa e di emozione, che nessuno di noi dimenticherà».
L’udienza privata concessa a tanti pescatori provenienti da tutto il Paese con le loro famiglie si era, non a caso, inserita, in un momento di grave crisi, che ancora sta attanagliando il settore della pesca, a causa dell’emergenza granchio blu. Francesco in quella occasione aveva voluto infondere coraggio ad un’intera categoria accorsa per ascoltare le sue parole di fede e di speranza. «Addio Papa Francesco. Grazie per la tua presenza e vicinanza ai nostri valori cooperativi, per la tua difesa dell’agricoltura dei piccoli agricoltori, per le tue parolecontro lo spreco alimentare, per la tua enciclica in difesa dell’Ambiente". Con queste parole Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare, esprime il cordoglio per la scomparsa del Papa. «Lo avevamo conosciuto di persona - ricorda - quando, in occasione della Giornata mondiale della pesca, una delegazione dei pescatori di Legacoop Agroalimentare era stata ricevuta in udienza privata da Papa Bergoglio nell’aula Paolo VI. Garanzia di sicurezza alimentare e importanza nell’approvvigionamento di cibo a livello mondiale sono i due aspetti di valore che fanno della pesca e dell’agricoltura asset fondamentali nell’economia dell’uomo, temi da sempre evidenziati dal Papa».