Spaccio tra gli studenti segnalato dalle mamme, arrestato 16enne
Sequestrati 130 grammi di hascisc. Dopo due giorni nell’istituto penitenziario per minori a Bologna ora è ai domiciliari
Quattro Castella Uno studente minorenne di 16 anni è stato arrestato per spaccio di droga dai carabinieri della stazione di Quattro Castella, in seguito alle segnalazioni pervenute dalle stesse mamme degli studenti della scuola. I militari hanno anche sequestrato 130 grammi circa di hascisc trovati in parte in disponibilità del ragazzo (circa 100 grammi che nascondeva nei pantaloni) e in parte nell’abitazione (una 30ina di grammi trovati nella sua camera da letto insieme a un cellulare, secondo gli inquirenti, usato per gestire il giro dei clienti).
Subito dopo l’arresto, avvenuto la mattina del 22 aprile, il 16enne è stato ristretto presso l’Istituto penale per i minorenni di Bologna a diposizione della Procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni del capoluogo felsineo. Vi è rimasto per circa due giorni, fino a quando il giudice per le indagini preliminari dello stesso tribunale, nella giornata di ieri, ha disposto la misura cautelare ai domiciliari.
A questo arresto si è arrivati dopo un attento monitoraggio dei giovani minori in età scolare, e a seguito delle importanti segnalazioni pervenute da alcune mamme. I carabinieri della stazione di Quattro Castella, attraverso la costante attività di controllo e l’acquisizione di informazioni, nel mondo scolastico, hanno indirizzato le attenzioni investigative nei confronti del minorenne di 16 anni, residente in un comune della provincia di Reggio Emilia.
Il 22 aprile i militari castellesi hanno predisposto uno specifico servizio di controllo, durante il quale hanno notato il giovane scendere da un autobus e dirigersi verso un altro gruppo di ragazzi che lo attendevano. Hanno proceduto così all’identificazione del ragazzo che, a seguito di successivi controlli, è stato trovato in possesso un panetto di oltre 100 grammi di hascisc che occultava nei pantaloni. La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire nella sua camera, ulteriori 30 grammi di sostanza stupefacente e un telefono cellulare. Di qui l’arresto in flagranza.